Künzi, storica azienda milanese, importa eccellenza da 85 anni, con l’esclusiva di alcuni dei brand più iconici della cucina e dell’outdoor

Siamo nel 1936 quando Adolfo Künzi inizia a commercializzare prodotti di coltelleria e forbiceria. Nel dopoguerra, dopo il sodalizio con Victorinox per la distribuzione in Italia dei multiuso e delle lame da cucina del marchio svizzero, Künzi comincia a specializzarsi nello scoprire proposte innovative, di design e tecnologicamente all’avanguardia da proporre agli italiani. Negli anni arrivano, ad esempio, il mixer ad immersione svizzero Bamix, la macchina da cucina svedese Ankarsrum, o il forno portatile per la pizza Ooni, prodotto nel Regno Unito. Per non parlare del multiuso Swiss Army Knives di Victorinox, il leggendario forno da cottura Kamado Big Green Egg o il blender Vitamix amato da salutisti e celebrities.

Oggi Künzi S.p.A., con sede a Bresso, coordina anche il laboratorio di cucina e hub didattico LABZ e ha recentemente aperto una filiale a Francoforte sul Meno per seguire i mercati di lingua DACH.

Con un selezionato gruppo di giornalisti sono ospite di Andrea Künzi, Presidente di Künzi S.p.A. nella sede dell’azienda, per festeggiare gli 85 anni di attività. “I brand che rappresentiamo si contraddistinguono, da sempre, per standard eccezionali, oltre che per il loro design” dice Andrea Künzi. “In un certo senso, possiamo dire che il mercato ci dà sempre più ragione: oggi c’è un’attenzione decisamente più marcata alla qualità dei prodotti, e – per quanto riguarda il ramo food – alla loro capacità di preservare le proprietà nutrizionali degli ingredienti e di esaltarne i sapori”.

Accompagnati da Andrea Caimi, Amministratore di Künzi S.p.A., visitiamo l’enorme showroom, dove sono esposti tutti i marchi rappresentati e distribuiti. Impressionante vedere riuniti in un unico spazio tanti brand di eccellenza e di alta gamma, dalle pentole ai mixer, dagli stampi alle macchine da cottura, dai coltelli ai forni. Andrea Caimi ci illustra le possibilità che ciascun marchio offre al consumatore in termini di possibilità di cottura, di tempistiche ridotte, di leggerezza dei cibi preparati e di aiuto in cucina.

Complice il lockdown e il tempo passato in casa, il 2020 ha visto, da un lato, crescere l’interesse per elettrodomestici e accessori per cucina e outdoor e, dall’altro, l’affermarsi degli acquisti online. Proprio nell’anno della pandemia, Künzi ha lanciato il proprio sito per la vendita diretta shopit.kunzigroup.com che nel giro di pochi mesi si è ripagato, ed è stato il canale che ha veicolato circa il 30% delle vendite aziendali. “Siamo sicuri del fatto che questa tendenza, con la rinnovata attenzione allo spazio e alla dimensione casa, sia destinata a continuare – ci spiega Andrea Caimi; in Künzi ci consideriamo anche scopritori di tendenze, di ciò che è bello e funzionale. Paradossalmente, e sempre di più, la sfida posta dalla globalizzazione che ci fa conoscere di tutto è quella di saper personalizzare ciò che ci viene offerto. Un prodotto statunitense o nordeuropeo va introdotto e traslato per il mercato italiano, per i suoi usi ed esigenze. Ecco che il mixer può fare il gelato o la crema al cioccolato, o il forno griglia polipi e gamberi alla perfezione – con le nostre ricette e personalizzazioni. Anche in futuro, il customizing sarà una chiave fondamentale per il successo”.

Künzi ha deciso di celebrare in modo speciale i suoi 85 anni di attività con la produzione del docufilm “85 – Ottantacinque – Proud. Family. Company” che ripercorre le tappe della storia dell’azienda e raccoglie le testimonianze della famiglia, dei clienti, di tutti i dipendenti e degli chef con cui nel tempo Künzi ha collaborato, e che sono stati conquistati dai suoi prodotti. Per esempio Ernst Knam che non può fare a meno dei coltelli Victorinox e ha creato per questo importante anniversario la torta Violet, Davide Scabin e Giancarlo Morelli innamorati delle funzionalità del Big Green Egg, e naturalmente Daniele Persegani, che con l’azienda ha intrecciato una lunga partnership. Carl Elsener, CEO di Victorinox, apre gli archivi per mostrare la lettera che Adolfo Künzi aveva mandato nel lontano 1937 all’azienda manifestando interesse per i loro pelapatate, diventato poi un must in tantissime cucine.

E’ proprio con lo chef Daniele Persegani che continuiamo la nostra visita: uno speciale workshop ci attende, dove utilizzeremo direttamente, ciascuno nella propria postazione, alcuni piccoli elettrodomestici per cucinare, sotto le direttive dello chef. Una ricetta semplice, tradizionale: le Tagliatelle con ragù alla bolognese.

Grazie alla macchina da cucina Ankarsrum, impastiamo le tagliatelle. Concepita nel 1940 ad Ankarsrum, nella regione di Småland, dal designer industriale Alvar Lenning, ed è diventata velocemente popolare in un momento in cui le famiglie svedesi facevano ancora quasi tutto in casa – dal pane alle salsicce. Estremamente resistente, funzionale e dal ricercato design, è concepita per durare nel tempo: il motore, ad esempio, può lavorare a lungo a potenza elevata per impastare, amalgamare, miscelare,  ma può anche tritare, pressare, tirare la pasta e macinare i grani di caffè grazie agli accessori dedicati.

Nel frattempo, cuociamo il ragù alla bolognese con Instant Pot Duo, il multicooker più amato d’America e fra gli elettrodomestici da cucina più venduti al mondo. Uno straordinario dispositivo che combina la cottura a pressione e la cottura lenta con la versatilità dei cuociriso.  Il multicooker Instant Pot Duo è il modello più diffuso in Italia e Europa. Non solo sostituisce 7 apparecchi, ma accelera anche la cottura di 2-6 volte e consente di risparmiare fino al 70% dell’energia utilizzata nei metodi di cottura tradizionali. La linea Duo™ offre una vasta gamma di programmi smart e funzionalità che rivoluzionano il modo di cucinare.

Utilizzando la modalità Sautè abbiamo rosolato il soffritto e in soli 15 minuti in modalità Pressure Hight abbiamo portato il ragù a fine cottura. Non avevo mai cucinato con questi due piccoli elettrodomestici, ma sono rimasta veramente contenta di essere riuscita a capirne in fret l’utilizzo, decisamente intuitivo, e di aver preparato in una ventina di minuti tagliatelle fresche e ragù!

Ph. Credits: Maria Rosa Sirotti

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