Mudec accompagna il visitatore nel meraviglioso racconto di una civiltà plurimillenaria attraverso la grande mostra MACHU PICCHU E GLI IMPERI D’ORO DEL PERÙ. In mostra 3000 anni di civiltà dalle origini agli Inca

È un viaggio meraviglioso – dalle origini all’apoteosi dell’Impero Inca – quello che il Mudec propone ai visitatori da sabato 8 ottobre fino al 19 febbraio 2023 con un grande progetto espositivo. Una mostra ricca di manufatti plurimillenari, video, ricostruzioni immersive 3D e un allestimento per immagini che rende l’idea di un vero e proprio viaggio nel tempo.

Il pubblico sarà traghettato indietro nei millenni raccontando la storia di un civiltà tanto gloriosa quanto antica e remota resa famosa dal ritrovamento dei resti della grande città sacra di Machu Picchu. Ma la storia del Perù inizia da molto, molto più lontano.

La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura e realizzata da World Heritage Exhibitions (Cityneon Holdings) e 24ORE Cultura, in collaborazione con il Governo del Perù e il Ministero della Cultura del Perù, l’Associazione Inkatera, e grazie alla collaborazione con il Museo Larco di Lima, da cui provengono gli  oltre 170 manufatti in mostra. Il progetto, a cura di Ulla Holmquist direttrice del Museo LARCO di Lima e dell’archeologa Carole Fraresso.

La mostra presenta una selezione di più di 170 manufatti di sorprendente bellezza: opere in terracotta dalla grande espressività e perfezione tecnica, ma anche ori, argenti e tessuti. Una parte del percorso è dedicata all’avventuroso viaggio al fianco del mitico eroe della Cultura moche Ai Apaec attraverso il quale il pubblico scoprirà i misteri della cosmologia andina, muovendosi trasversalmente attraverso i tre piani dell’universo: il sopra, il qui e il sotto.

E’ la narrazione di una storia nella Storia, uno storytelling che si dipana tra video immersivi, ricostruzioni 3D degli ambienti e delle biodiversità e soprattutto manufatti, che prima di essere reperti archeologici furono monili, tessuti e capi d’abbigliamento indossati da uomini e donne che vissero pienamente nel loro mondo e nella loro società, fatta di leggi e costumi, di conoscenze e riti, di simboli e tradizioni, di miti e leggende.

Il Perù e  la  sua  storia  si  estendono  dalle  fertili  coste  bagnate  dalle  acque  dell’Oceano  Pacifico, attraverso il deserto roccioso, fino al gelido altipiano andino (Altiplano Andino), per poi tuffarsi nell’area tropicale del Bacino del Rio delle Amazzoni. Adagiata su una cresta montuosa, avvolta dalla foresta nebulosa e al di sopra della foresta pluviale, la città di  Machu Picchu è il simbolo, che tuttora sopravvive, del grande Impero degli Inca, la cui fine improvvisa e violenta avvenne con la Conquista spagnola del 1572.

Il percorso della mostra parte proprio da Machu Picchu, una fortezza nascosta nella foresta nebulosa, protetta da due montagne sacre gemelle che affondano alla base nella foresta pluviale amazzonica. Centro religioso, osservatorio astronomico e luogo di ingegnosità e produzione agricola, Machu Picchu è un complesso formato da più di 200 strutture in pietra – templi, palazzi,  plazas  (spazi  aperti), abitazioni.

Pur non avendo una lingua scritta, uomini e donne delle società andine rendevano testimonianza delle storie delle collettività cui appartenevano attraverso immagini simboliche visibili sulle pareti dei templi o attraverso sculture di pietra, incisioni lignee, recipienti di ceramica, tessuti e oggetti d’oro e d’argento di incomparabile fattura. Gli oggetti sono raggruppati secondo il loro significato simbolico, ed erano questi i ‘libri’ nei quali venivano documentate le credenze, i rituali, la visione del mondo, le strutture di potere e la vita delle comunità.

Una maschera funeraria in rame introduce la figura dell’eroe mitologico: Ai Apaec, capo di una comunità rurale il cui viaggio è al centro di questa sezione espositiva. Vengono raccontati anche i  tre mondi che coesistono simultaneamente nella cosmologia andina: Il Mondo di Sopra; il Mondo del Qui e Ora, o Mondo di Mezzo, il luogo dove le persone vivono e lavorano nelle comunità accanto agli animali, alle piante, ai fiumi e alle montagne, e infine il Mondo Basso, il mondo dell’oceano, il mondo sotterraneo, ovvero il luogo dove vanno le persone quando muoiono.

Il mondo andino si fonda sulla reciprocità: è necessario dare per ricevere. Affinché i cicli naturali abbiano continuità e si mantenga l’equilibrio tra i tre mondi, si devono compiere rituali, fare sacrifici e portare offerte agli Dei. Un rituale comune era rappresentato dalla caccia al cervo, eseguita unicamente dai membri dell’élite della società, che assumevano il ruolo di predatori canalizzando il potere dei felini. Un video spiega poi come le comunità andine praticassero sacrifici umani in cui i guerrieri sconfitti venivano trasformati in esseri sacri.

Una sontuosa esposizione di manufatti d’oro, d’argento, di rame e di pietre preziose, culmine di maestria e talento, è dedicata agli antenati, che si presentano al visitatore nell’abbigliamento col quale furono seppelliti. I signori, le signore, i re, le regine e gli imperatori del mondo andino incarnavano gli Dei. L’oro era il sudore del Sole e l’argento le lacrime della Luna. I metalli erano il simbolo dei poteri divini che legittimavano il potere dei governanti. Splendenti come corpi celesti, i capi davano la possibilità alla vita di prosperare per il bene dell’intera comunità.

La mostra offre infine l’opportunità di sperimentare – attraverso una sala immersiva a parte rispetto al percorso espositivo – una vera e propria  simulazione di volo sopra la città sacra di Machu Picchu attraverso una  postazione integrata di realtà virtuale a movimento VR visivo e sonoro. Si potrà così provare la sensazione reale di volare sopra i resti del Monumento Patrimonio Unesco e sopra le montagne sacre e la foresta amazzonica, in compagnia di una guida virtuale.

Il libro edito in occasione della mostra è disponibile in vendita presso il bookshop, insieme a tanti prodotti a tema.

Ph. Credits: Maria Rosa Sirotti

SCHEDA e INFO

UNA MOSTRA World Heritage Exhibitions France e 24 Ore Cultura

A CURA DI Ulla Holmquist e Carole Fraresso

PATROCINIO Ministero della Cultura

PROGETTO DI ALLESTIMENTO  E AUDIOGUIDE Whe

SPONSOR MUSEO Fondazione Deloitte – Deloitte

BIGLIETTERIA Ticket 24Ore

DIDATTICA Education 24 ORE Cultura

PERIODO DI APERTURA dall’ 8 ottobre 2022 al 19 febbraio 2023

SEDE MUDEC  Via Tortona 56, Milano

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI +39 02 54917

www.mudec.it

www.ticket24ore.it