Sei già dentro l’happy hour? Una riflessione sulle potenzialità dell’aperitivo in Italia proposta da Cattel Spa insieme a APCI alla stampa e ai ristoratori di alta gamma

Cattel SpA è un’azienda leader nel Nord d’Italia nella distribuzione di prodotti alimentari nel canale Ho.Re.Ca. Si colloca tra i primi 5 player nazionali grazie alla vasta scelta di articoli proposti, tutti caratterizzati da grande attenzione alla qualità, alla territorialità e al servizio al cliente. L’azienda, guidata dal Dott. Gianfranco Cattel e da un gruppo di risorse con profonde competenze del settore, opera attualmente in 33 province italiane tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna e rappresenta un punto di riferimento per gli tutti operatori del canale HO.RE.CA.

APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani è una realtà tutta italiana fortemente voluta e fondata nel lontano 1998 in un’ottica di aggregazione e servizio che annovera oggi migliaia di professionisti del settore, con una presenza capillare e qualificata in Italia, in Europa e nel resto del mondo attraverso le sue delegazioni estere e un network di eventi dal respiro internazionale. L’Associazione comprende Chef e Ristoratori di ogni livello e tipologia, dalle piccole realtà locali, a grandi catene fino a personaggi rinomati nel mondo della cucina.

Trasformare il trend dell’aperitivo in una grande opportunità dipende dalla consapevolezza e dal giusto atteggiamento: un atteggiamento proattivo, che indichi la volontà di cogliere le nuove tendenze e adattarsi alle preferenze – in continuo mutamento – della clientela, aspetto in cui Cattel si è sempre distinta adottando sempre nuove strategie, prodotti e servizi, per soddisfare e anticipare i trend. “Questo è il messaggio forte che vogliamo dare ai ristoratori: l’aperitivo è diventato un pasto vero e proprio, al pari di colazione, pranzo e cena, e vale pertanto la pena impegnarsi per renderlo qualitativamente elevato, discostandosi dagli accompagnamenti che troppo spesso lo caratterizzano come, ad esempio, olive e chips” afferma Caroline Gatti, Responsabile Marketing di Cattel SpA.E’ arrivato il momento di investire, di fare ricerca, di imparare nuove ricette e soluzioni per offrire valore e, ovviamente, trarre profitto”.

L’evento “Sei già dentro l’happy hour? organizzato da Cattel SpA e APCI ha approfondito l’importanza dell’aperitivo nel mondo della ristorazione oggi, con un occhio di riguardo alla generazione dei Baby Boomer. Un tema quanto mai attuale, come ha evidenziato Bruna Boroni di TradeLab, che ha parlato della situazione attuale, con spunti per i ristoratori che desiderino essere aggiornati sulle ultime tendenze.

Secondo le più recenti analisi di mercato di TradeLab, infatti, l’aperitivo risulta essere un’importantissima occasione di consumo fuori casa, e non solo tra i più giovani: negli ultimi 12 mesi in Italia sono stati serviti oltre 850 milioni di aperitivi (di cui 580 milioni serali e circa 285 milioni pre pranzo) per una spesa complessiva di oltre 4,54 miliardi di euro. Questo trend coinvolge ben 14 milioni di Italiani di età compresa fra i 18 e i 75 anni (pari al 32% della popolazione), di cui il 24% corrisponde a persone di età superiore ai 55 anni.

“Nel Post covid abbiamo registrato un forte aumento dell’aperitivo fuori casa qui di con grande valenza sociale – racconta Bruna Boroni. Può anche essere sostituto della cena ed è l’emblema della socialità fuori casa. Non è un certamente un consumo fondamentale e indispensabile ma, nonostante ciò, ha avuto e ha tutt’ora un grande sviluppo”.

L’aperitivo serale è risultato essere un’occasione di consumo interessante per un numero sempre maggiore di operatori del settore, non solo per i bar, ma anche per i ristoranti (circa il 10%) e le catene della ristorazione commerciale. Il momento dell’aperitivo serale è un’occasione di convivialità ormai irrinunciabile, che interessa tutto il Paese (48% al nord, 52% al Centro, Sud e Isole), anche se nell’area del Nord Est – quella in cui Cattel ha una presenza particolarmente forte –  il rapporto tra aperitivi e visite fuori casa è maggiore. L’aperitivo diurno ha, invece, una forte concentrazione dei consumi nel Sud e Isole (45%).

Lorenzo Ferrari (Fondatore e CEO di RistorareTop, docente e autore, esperto di marketing per la ristorazione e menu engineering) ha illustrato come trasformare l’aperitivo in un’opportunità, rendendolo un’occasione di profitto per gestori di locali, pizzerie, bar e ristoranti tramite uno strumento ideato appositamente per l’occasione: la Matrice dell’aperitivo, una proposta di quattro aperitivi – ciascuno adatto a una tipologia di locale differente – con cui rendere profittevole e strategico il momento pre-pranzo o pre-cena.

L’incontro, moderato dal Direttore Generale APCI Sonia Re, è proseguito con una tavola rotonda che ha dato spazio alle esperienze di successo di Davide Longoni (titolare dell’omonimo panificio, molto noto a Milano), Giancarlo Morelli (chef pluripremiato, titolare del Bulk a Milano e del Phi Beach, Baja Sardinia) e lo chef Elio Sironi (Ceresio7, Milano).

Secondo Davide Longoni: “Il vino è il prodotto che ha creato il maggior valore aggiunto nel settore food. Per questo ho creato un pane ispirato al mondo del vino, con cereali dimenticati in formato da 1 e 2 kg, con pasta madre e macina a pietra. Abbiamo 7 negozi a Milano, in zona Porta Romana e con la caffetteria offriamo momenti di consumo dei prodotti di qualità del panificio, che è in fascia Premium. Colazione, pranzo, merenda e aperitivo sono occasioni create per il consumo, con prodotti del territorio di filiera formaggi e salumi”.

Elio Sironi ci spiega: “Al Bulgari ho visto nascere qualcosa di nuovo, passando dal bar per l’aperitivo al ristorante. Il bancone per l’aperitivo è un biglietto da visita e il primo step per poi entrare nel ristorante. L’accompagnamento all’aperitivo è una sorpresa, che invita poi a restare a cena, perché il cliente rimane incuriosito dall’aperitivo”.

A conclusione dell’evento è stato proposto un percorso di degustazioni a tema con proposte esclusive firmate dagli Chef APCI.

Ph. credits: Maria Rosa Sirotti

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