Fondazione Pistoletto Cittadellarte – Biella
Cittadellarte si trova all’interno dei locali di un opificio dismesso, l’ex Lanificio Trombetta, un complesso di archeologia industriale nello storico centro tessile di Biella tutelato dal Ministero dei Beni Culturali. E’ stata fondata da Michelangelo Pistoletto, nato proprio a Biella nel 1933.
Oltre che per l’industria tessile, Biella è conosciuta per le bellezze naturali: si trova, infatti, nella parte nord orientale del Piemonte, molto vicina alla Val d’Aosta e ai piedi delle Alpi. Le fonti di acqua minerale naturale, le risaie, i vivai di piante e di fiori e le mete religiose di pellegrinaggio sono solo alcune delle attrattive della zona.
Con Cittadellarte, Biella è diventata anche polo culturale e di sperimentazione artistica e sociale. Rappresenta un innovativo modello di gestione e fruizione del complesso architettonico di archeologia industriale che ha contribuito fortemente al riassetto urbanistico della Città di Biella dagli anni ’90, contribuendo a dare vita a un polo urbano. Un nuovo modello di istituzione artistica e culturale che pone l’arte in diretta interazione con i diversi settori della società; un luogo in cui convergono idee e progetti che coniugano creatività e imprenditorialità, formazione e produzione, ecologia e architettura, politica e spiritualità.
La Fondazione Pistoletto vuole ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi. Un luogo fisico, un’idea, una visione, un progetto e una comunità. E’ una organizzazione non lucrativa di utilità sociale, riconosciuta dalla Regione Piemonte e con essa convenzionata. Come “fabbrica di cultura come tessuto sociale”, è una vibrante community imprenditoriale e culturale di 8 associazioni culturali e di promozione sociale e centinaia di individui, interlacciata col tessuto sociale cittadino.
Già dal suo nome si evince l’obiettivo che si sono posti i suoi fondatori: creare un luogo in cui si incontrassero artisti, scienziati, attivisti, imprenditori e rappresentanti del mondo istituzionali, una vera e propria casa dell’arte, un’arte vista come strumento di trasformazione sociale responsabile. Non solo: il nome Cittadellarte incorpora due significati: quello di cittadella, ovvero un’area in cui l’arte è protetta e ben difesa e quello di città, che corrisponde all’idea di apertura e interrelazione complessa con il mondo.
Cittadellarte, inoltre, è un laboratorio-scuola dedicato allo studio, alla sperimentazione e allo sviluppo di pratiche che traducono in realtà il simbolo del Terzo Paradiso di Pistoletto, implicandolo in ogni ambito sociale e in ogni tipo di organizzazione, a partire dal singolo individuo fino ai massimi organismi come le Nazioni Unite. Un nuovo modello di istituzione artistica e culturale che pone l’arte in diretta interazione con i diversi settori della società. Un luogo in cui convergono idee e progetti che coniugano creatività e imprenditorialità, formazione e produzione, ecologia e architettura, politica e spiritualità. Un organismo poliedrico e poliformico inteso a produrre civiltà, attivando un cambiamento sociale responsabile necessario ed urgente a livello locale e globale.
Agli spazi di Cittadellarte si accede sempre accompagnati per una visita guidata da uno dei mediatori che racconterà le storie, le visioni, le ricerche e le attività di Cittadellarte, del suo fondatore Michelangelo Pistoletto e dei tanti partner con cui opera la Fondazione.
Grazie a Visit Piemonte, ho potuto visitarla e apprendere molte informazioni e curiosità grazie alla preparazione e alla passione della guida.
Si parte dall’alto, dal piano sottotetto che è aperto, con una splendida vista sugli ex lanifici. Qui si trova una delle opere di Pistoletto fruibili dal visitatore, Scendendo, si entra in spazi molto vasti in cui sono raggruppate in modo tematico altre opere. Dalle prime tele di autoritratti, alle opere specchianti e la Venere degli Stracci.
Il primo piano, l’ultimo della visita, è dedicato al tema del Terzo Paradiso e si conclude con un video dello stesso Pistoletto. Al piano terra, un negozio tematico molto fornito e un punto di ristoro. Una esperienza unica che consiglio vivamente.
Ph.credits: Maria Rosa Sirotti