Salmone Alaska ai sapori del bosco
Più che una ricetta, un modo di cucinare e gustare il Salmone Selvaggio dell’Alaska: con i sapori del bosco e il profumo del cedro.
Per ottenere un piatto gustoso e particolare, spesso non c’è bisogno di grandi preparazioni, ma basta avere pochi ingredienti al massimo della qualità. E’ il caso di questa proposta che utilizza, come ingrediente principale, il Salmone Selvaggio dell’Alaska. Scegliere un salmone selvaggio vuol dire puntare sul sapore e sulla consistenza delle sue carni sode e magre, ben diverse da quelle dei salmoni di allevamento, particolarmente grasse e insapore. Queste peculiarità si devono all’habitat in cui sviluppa il suo percorso di vita, in acque fresche e pulitissime e alla sua alimentazione fatta di plancton e di piccoli crostacei, altrettanto incontaminati.
Per esaltare al massimo questo sapore, ci viene in aiuto Bisetti, con le sue assi in legno di Cedro per cucinare, grigliare e affumicare i nostri cibi preferiti , cuocendo direttamente su di esse. La cottura su tavoletta di legno è uno dei sistemi più conosciuti nei paesi scandinavi per cuocere il pesce. Il legno di Cedro rilascia particolari aromi che vengono assorbiti dal pesce durante la fase di cottura e può essere utilizzato sia nel forno di casa che sulla griglia. Alla fine della loro vita, le tavolette si possono bruciare insieme alla brace sprigionando sempre il loro caratteristico aroma.
Il procedimento è molto semplice: le assi di cedro devono essere tenute a bagno in acqua per mezz’ora prima di essere utilizzate. Dopo averle asciugate, si ungono con un filo di olio d’oliva e vi si adagia il salmone, precedentemente privato della pelle. Per questa ricetta ho voluto rimanere in tema nordico e ho utilizzato l’aneto, con cui ho cosparso bene i filetti. Ho aggiunto pepe rosa in grani, bacche di ginepro, pepe nero macinato e sale. Ho completato con mirtilli e lamponi freschi e un filo di olio d’oliva. La cottura in forno a 170 C° dura circa 45 minuti, a seconda della grandezza del filetto. A contorno, ho passato in forni delle liste di polenta su cui ho adagiato una composta di lamponi senza zucchero.
L’etichetta in abbinamento è uno Scalandrino Vermentino Maremma Toscana DOC 2018, Fattoria Mantellassi. Si tratta di un Vermentino bianco 100% dal corpo morbido e il bouquet fruttato e persistente. Dopo un’accurata selezione, le uve Vermentino subiscono una soffice pressatura e vengono poste in botti di rovere francese dove ha luogo la fermentazione. L’elevazione nel legno si prolunga per cinque mesi. Questo procedimento fa si che i profumi del vitigno vengano esaltati dal leggero tocco del rovere. Perfetto in abbinamento con un pesce magro.
Un piatto così bello aveva bisogno di una apparecchiatura adeguata. Ho scelto una tovaglietta americana Dolcezza di Retorta Firenze, nel colore blu. Appartiene alla collezione 2020 per la casa e la tavola in cui il marchio fiorentino introduce per la prima volta un tessuto idoneo anche per l’outdoor, resistendo agli agenti atmosferici senza scolorarsi. Il disegno prende spunto da elementi decorativi architettonici fatti di arabeschi e volute.
Un sottopiatto in vetro di Vidivì Vetri delle Venezie conferisce alla mise en place un’aria elegante e originale, pur nella sua semplicità di forme. Un modo per arricchire la tavola e renderla speciale.
Ho scelto un piatto da portata che mantenesse la tonalità del blu e azzurro che avevo deciso per accompagnare il colore arancio del salmone: fa parte della serie Mediterraneo di Novità Home ed è in gres porcellanato, con una texture materica irregolare e dipinto a mano.
Il bicchiere è di Villa Altachiara e appartiene alla serie Glitter, colore azzurro polvere. In vetro glitterato, questi bicchieri aggiungono colore e luminosità alla tavola.
Le posate che ho abbinato sono firmate Pinti 1929, in acciaio inox, e appartengono alla serie Alberi d’Inverno. In perfetta linea con il tema del bosco scelto per questa ricetta. La forma è molto particolare ma perfettamente ergonomica.
