Fattoria Mantellassi produce il Morellino di Scansano DOCG, etichetta di eccellenza, su 90 ettari di vigneti a Magliano, in provincia di Grosseto. Quest’anno l’azienda compie 60 anni e ha tanti progetti in serbo.

Negli anni ’60 Ezio Mantellassi e la moglie Silvana  acquistano il podere La Banditaccia a Magliano, in Toscana, e piantano la prima vigna. E’ una scommessa importante che oggi, dopo più di cinquant’anni, con la conduzione dei figli Giuseppe e Aleardo, ha raggiunto il successo non solo in Italia ma anche oltre confine. Magliano, in provincia di Grosseto, è una piccola perla della Maremma che sorge su una collina ricoperta di ulivi e che fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino. E’ qui che sorge la tenuta Mantellassi, oltre 200 ettari su un territorio collinoso a due passi dalle Terme di Saturnia, dal Parco naturale della Maremma e dall’Argentario.

Quando si arriva alla Fattoria la frase che si legge sui pilastri all’ingresso: “Labor omnia vincit”, il lavoro vince ogni cosa, fu fatta incidere da Ezio Mantellassi nel 1960, quando tutto ebbe inizio e che, ancora oggi, racconta lo spirito e la passione della famiglia. Giuseppe e Aleardo Mantellassi hanno introdotto nuove tecnologie e hanno aumentato la produzione al passo coi i tempi.

Ben 90 ettari di vigneti, distribuiti sui alcuni dei tanti colli della Fattoria, in terreni di natura tufaceo-calcarea con una base ampelografia costituita prevalentemente dal Vitigno Sangiovese, Alicante, Cabernet, Sauvignon, Morellino, Merlot, Malvasia nera, Ciliegiolo, Trebbiano Toscano, Vermentino Bianco, Ansonica, Sauvignon bianco e Chardonnay. Il Sangiovese costituisce la base prevalente per il Morellino di Scansano DOCG, etichetta di eccellenza della Fattoria Mantellassi, a cui si aggiungono vitigni esclusivi, come l’Alicante, originario della penisola iberica ma ormai considerato vitigno autoctono della zona. Fattoria Mantellassi fu una delle prime aziende della zona che decise di imbottigliare il Morellino di Scansano e che lottò con grande determinazione per ottenere, nel 1978 il riconoscimento della DOC e, nel 2007, la riacquisizione della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

La produzione dell’Azienda propone tre varietà:

Mentore, un vino rosso corposo ma fresco e fruttato adatto a tutto pasto.

San Giuseppe, una selezione del wine maker Giuseppe Mantellassi che viene lasciato invecchiare per 6 mesi in barriques di rovere francese. Questa pluripremiata etichetta vanta numerosi riconoscimenti tra cui quello del “morellino più tipico” e “il migliore” (Vinellando 2012). Inoltre ha più volte ottenuto il punteggio di 90/100 nella classifica di “Wine Spectator” , la prestigiosa rivista statunitense considerata una sorta di bibbia da intenditori, assaggiatori e collezionisti di tutto il mondo. E nel 2016 tre stelle nella prestigiosa guida on line Wine Surf.

Le Sentinelle, che rappresenta il top di gamma, una riserva prodotta in quantità limitata e che prende il nome dalla collina dove vengono raccolte le uve. E’ un vino straordinario che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti sia in Italia sia all’estero.

Progetti futuri

Proprio in questo 2020, l’azienda ha raggiunto i sessant’anni di attività. La tradizione è sicuramente un diktat, ma lo sono anche le nuove tecnologie, soprattutto se legate all’ecosostenibilità del settore agroalimentare, valore aggiunto all’alta qualità dei suoi vini. L’attenzione per l’ambiente è un dovere imprenditoriale per la buona salute del pianeta, perché “il vino e la terra meritano rispetto”. Il punto di partenza è stata l’adesione a “Green Care”, uno schema messo a punto dalle Camere di Commercio per valorizzare la competitività delle imprese del settore attraverso la leva della sostenibilità ambientale. Molti i vantaggi di questa adesione, dalla quantificazione dei consumi delle risorse idriche, all’individuazione dei processi critici quali, ad esempio, la presenza di sprechi, all’informazione al consumatore sui reali risparmi idrici ed energetici. Il tutto certificato da un’etichetta Green Care a garanzia delle veridicità delle dichiarazioni del produttore.

Un investimento importante di Fattoria Mantellassi è il progetto Purovino, un processo di vinificazione che mira all’eliminazione dei solfiti aggiunti sotto forma di anidride solforosa per evitare la rifermentazione del vino. Un vino “puro” dunque che è già in atto con un nuovo Morellino a zero solfiti. Si chiama Mago di 03, ossia privo di solfiti aggiunti, ma proprio per una visione grafica casuale, si legge molto più facilmente “Mago di Oz”. Un Sangiovese 100%’ imbottigliato giovane a vinificazione tradizionale con maturazione ad affinamento in vasche di acciaio inox.

Per l’Azienda Toscana anche i dettagli sono importanti. I tappi utilizzati appartengono alla Green Line di Nomacorc, leader mondiale di chiusure alternative al top di gamma. La loro peculiarità è la rinnovabilità della materia prima e la loro base vegetale, dalla piacevole sensazione tattile el’elegante design. Si tratta di tappi privi di TCA (quel tricoloanisolo che conferisce il cosiddetto sentore di tappo) e di colla, hanno un nucleo costituito da un filtro dell’aria traspirante che garantisce il trasferimento ottimale dell’ossigeno attraverso le loro pareti risultando così formati per il 70% di aria, risorsa abbondante in natura. E sono completamente riciclabili.

Fattoria Mantellassi ha in serbo tante novità perché non solo vuole crescere ma vuole anche produrre un vino che rappresenti un veicolo di qualità, bontà e benessere. Per fare questo Giuseppe e Aleardo sanno che bisogna lavorare sodo, come recita il motto sulla cancellata della loro azienda. “Labor Omnia Vincit”. Loro l’hanno sempre dimostrato e continueranno a farlo.

www.fattoriamantellassi.it