Il Grand Prix XII di Casalgrande Padana, la premiazione dei progetti 2019/2021, si conferma come un osservatorio permanente della scena architettonica internazionale

Grand Prix è il concorso ideato da Casalgrande Padana dal 1990 per individuare sulla scena internazionale le opere più significative, capaci di valorizzare le lastre in grès porcellanato quali componenti inscindibili del progetto. Il concorso si basa sulla selezione di edifici costruiti, quindi non una raccolta di proposte progettuali, ma piuttosto un confronto concreto su idee portate a conclusione nella costruzione di architetture declinate nelle varie tipologie e casistiche affrontate.

Dodici edizioni in quasi un trentennio di attività, più di 1800 opere presentate da 1300 progettisti provenienti da tutto il mondo; il Grand Prix Casalgrande Padana, pone l’attenzione sull’impiego dei materiali prodotti dall’azienda, sulle proprietà tecniche e le caratteristiche performative delle singole collezioni utilizzate, mette inoltre in luce le infinite potenzialità espressive degli elementi in grès porcellanato, a volte anche realizzate custom made su disegno dei progettisti. Scopo di Grand Prix è anche quello di attivare un processo virtuoso e uno scambio di competenze e idee tra Casalgrande Padana, azienda leader di questo comparto produttivo a livello mondiale, e il mondo del progetto architettonico. Sia che si tratti di grandi superfici aeroportuali e a traffico intenso come i centri commerciali, sia che si tratti di ospedali e scuole, stazioni metropolitane, hotel, sale congressuali, piscine e SPA, sino all’impiego nella residenza.

Il concorso è supportato da una giuria internazionale chiamata a confrontarsi in completa libertà sulla selezione dei progetti inviati. Composta da esperti del settore, architetti e critici di architettura, professori universitari e protagonisti della stampa dedicata al progetto architettonico e ai suoi interni, la giuria, nel suo confronto e nel dibattito che emerge di volta in volta, testimonia come il Grand Prix al di là del fattore concorsuale, sia diventato nel tempo uno strumento di aggiornata analisi della produzione architettonica, dell’interior design e dell’innovazione tecnologica.

Cultura della produzione e Cultura del Progetto sono, infatti, i due poli di riferimento per la strategia di sviluppo di Casalgrande Padana sin dai primi anni di attività, nello sforzo continuo e nella convinzione della promozione e del rafforzamento di un solido rapporto di collaborazione e confronto con il mondo del progetto di architettura e dell’interior design internazionale. L’azienda è partner ideale per progettisti e committenti di tutto il mondo. Il servizio di consulenza di Padana Engineering, società specializzata nella fornitura e assistenza in ogni fase del lavoro, affianca il progettista dalla selezione dei materiali allo sviluppo dell’opera, sino alla posa e al collaudo.

Sono quattro le categorie di riferimento:

– Centri direzionali e commerciali, grandi superfici

– Edifici pubblici, industriali e dei servizi

– Edifici residenziali

– Rivestimenti di facciata e pavimentazioni esterne, cui si aggiunge la sezione complementare delle Piscine

Per questa edizione, la premiazione si è svolta al MUDEC, Museo delle Culture di Milano e, come sempre, è  stata occasione di incontro tra progettisti e addetti del settore, coinvolgendo voci illustri del mondo dell’architettura chiamate a svolgere delle lectio magistralis su temi legati al mondo del progetto. Tra i vari relatori, negli interventi più recenti, si ricordano Kengo Kuma e Daniel Libeskind, Francesco Dal Co e TAMassociati.

Per l’ultima edizione del concorso, che prende in esame opere costruite tra il 2019 e il 2021, la giuria è stata presieduta da Franco Manfredini, Presidente di Casalgrande Padana, e composta da: Francesca Gugliotta, Giornalista esperta in design per riviste italiane e internazionali (Londra); Malgorzata Szczepanska, Interior designer, Stylist ed Editor in chief di Elle Decoration (Varsavia); Benoit Joly, Giornalista della rivista D’Architecture (Parigi); Flavio Mangione, Architetto, docente (Designato dal Consiglio Nazionale degli Architetti- Roma); Sebastian Redecke, Architetto, Giornalista della Rivista Bauwelt (Berlino); Matteo Vercelloni, Architetto, giornalista e Critico di Architettura, Consulente editoriale della rivista INTERNI (Milano).

Tra i progetti più significativi, segnalo le menzioni speciali della categoria Edifici Residenziali:

Jesolo Lido Beach Villa Lido di Jesolo, Italy e Villa a Ginevra Geneva, Switzerland, progettista Jacopo Mascheroni, JM Architecture. Condivido la motivazioni della giuria: “Per l’impiego del rivestimento ceramico quale elemento in grado di sottolineare il rigore delle linee compositive dell’architettura”.

Riprendo la riflessione della giuria sulla rigorosità e linearità del progetto: le superfici si fanno piani prospettici, verticali e orizzontali, in cui l’ambiente circostante si integra nel progetto pur rimanendo ben separato dal materiale e dalle zone d’uso. Un minimalismo ricco di sfumature.

House NB Szczecin, Poland, Progettista Anna and Krzysztof Paszkowscy-Thurow, Anna Thurow Architecture and Interiors. Perfetta la motivazione della giuria: “Per gli accostamenti di diversi rivestimenti ceramici nell’ambito di un accurato controllo della composizione degli interni”.

Aggiungo che ho trovato il progetto veramente completo, nel dialogo materico e del colore tra le varie superfici orizzontali e verticali. Un contenitore-contenuto in cui il gres domina la scena senza appesantire minimamente il contesto.

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