La ricerca concettuale e materica dello Studio Salaris e la maestria decorativa degli Ambassador Novacolor si incontrano nel progetto di design Texture & More 

Fermarsi, respirare, contemplare e amare sono le linee guida che hanno ispirato la creazione delle finiture decorative della collezione Texture & More, nata dalla collaborazione fra il brand di decor italiano Novacolor e il centro creativo di design milanese Studio Salaris; una collezione che offre un’esperienza multidimensionale della texture da pareti

“Partendo da un’osservazione trasversale del mondo è possibile cogliere sfumature sempre diverse che svelano dettagli inediti di noi stessi e di quello che ci circonda. Nasce da qui la proposta di texture che regalano un nuovo modo di osservare: dalla natura alla mitologia passando attraverso l’alchimia, raccontiamo un percorso eterogeneo visto da prospettive differenti” – Alessandra Salaris, Studios Salaris.

Texture & More è un caleidoscopio di visioni che comunica con occhio critico ma anche poetico le più diverse geometrie con originalità e unicità. Gli Ambassador, portavoce nel mondo dell’arte decorativa e applicativa delle finiture Novacolor, rappresentano il portale fra l’ispirazione e la sua effettiva trasposizione in una proposta di texture, diffondendo l’animo Made in Italy di questo progetto attraverso sapienza, esperienza e qualificata manodopera. I Novacolor Ambassador rientrano infatti tra gli elementi fondamentali della strategia di comunicazione Novacolor, diventano veicolo di formazione e creatività aggiuntiva.

Dieci di loro hanno voluto offrire una personale interpretazione delle intuizioni concettuali dello Studio Salaris, trasformandole in texture ricreate attraverso le più pregiate finiture del brand:

HYPERION by PETER WU con Wall2Floor Rasal, Marmorino KS

Nella mitologia greca il titano Iperione rappresenta il pilastro dell’est. Colonne e pilastri sono elementi architettonici che nei secoli hanno attraversato popoli e architetture ed hanno saputo modellarsi su di esse. Hyperion racchiude in sé l’intento di rendere contemporanea ed attuale la loro geometria fatta di scanalature, di chiari e di scuri, di ombre e di luce.

INARI By FRANCESCO PIAZZA con Marmar Fine, CalceCruda, Eclat_Wall Painting

L’immagine che questo pattern racchiude ha origini antiche: Inari dio del riso e della compenetrazione umana con la natura, è il ritratto di una volontà, di un segno preciso che si imprime come un solco. La geometria che ne deriva è semplice: la sua profondità risiede nella storia, nella mitologia di un mondo che ci sembra così lontano ma che è stato e sta alla base dell’esistenza umana.

CLORI by LORIS CINTIO con CalceCruda e Fase Silossanica

Clori omaggia il ciclo infinito della natura, il suo rinnovamento, le sue ispirazioni. Mai come in questo momento storico il pianeta ha bisogno che l’uomo lo aiuti. Clori, dal nome della ninfa che protegge la primavera, è una finitura ispirata alla rigenerazione.

TETII by NATALINO MELONI con CalceCruda, Metallo_Fuso Ottone, Swahili, Fase Silossanica

Tetii è un pattern che nasce dall’unione di due elementi naturali in contrapposizione tra di loro, l’acqua e l’aria. I due elementi vivono in un costante contrapporsi di pieni e vuoti, riempiti rispettivamente dall’uno o dall’altro, in un insieme di linee morbide e quasi ipnotiche.

TULIP by JORN THIEDE con Marmur Medio, Era A Pennello

Il tulipano è simbolo delle relazioni perfette ed equilibrate. Come per questo pattern, dove il colore delle fasce dei tulipani coltivati permane come trama in contrapposizione al grigio cementizio ed insieme convivono in armonia. Scanalature frastagliate, irregolari come la vegetazione, donano a questo effetto un’imperfezione naturale.

AEBE by MONICA MICHELA ZUCCO CON Archi+ Fondo, CalceCruda

La vista corre lungo i filari: campiture di vigne a perdita d’occhio inseguono le colline con la stessa artificiosità. Questo pattern ricrea pieni e vuoti sinuosi che, come in una danza, si muovono lungo le pareti accompagnando lo sguardo dell’osservatore.

TANIT by ZACHARY BARLOW con Archi+ Concrete, Eclat_Wall Painting

Tanit è la dea del deserto, delle dune lunari, di una terra spesso arida come l’Africa…un po’ come la superficie di questa finitura. Il ricordo di questa texture che rimanda a tutto ciò che è il mondo della pietra, viene riassunto nel suo nome. Oggi dall’alto guardiamo a delle aree del pianeta completamente industrializzate ma che viste da prospettive diverse assumono connotazioni in cui le griglie cercano di costringere la terra in porzioni.

ECATE by LORIS CINTIO con CalceCruda, MATmotion

Intrecci di campi di lavanda rimandano al pensiero che è alla base di questo pattern: la pianta è legata al chakra della corona e stimola e favorisce la connessione con il proprio sé superiore. La trama che si sussegue viene intervallata da una banda dorata che rappresenta proprio la volontà di raggiungere la consapevolezza. Un gioco di alternanze che si perpetua sulla parete in un susseguirsi di campi visivi.

EUCALIPTO by ANTONIO MANNA con Archi+ Concrete, Fase Silossanica, CalceCruda, Marmorino KS

Fantasie sinuose si uniscono formando quello che sembra essere uno dei pattern più attraenti che la natura quotidianamente ci presenta. Semplificando la corteccia d’eucalipto e circondando le geometrie con linee dorate che ricordano il miele estratto da questa pianta, quello che ne risulta è una finitura contemporanea.

SIDUS by JÖRN THIEDE con CalceCruda, Fase Silossanica

Nell’antichità il ferro non era estratto, ma si raccoglieva dalle meteoriti precipitate: questo il carattere siderale che in questa finitura ha guidato tutto il percorso creativo. Ispirazione sono state le immagini dei sedimenti ferrosi nelle rocce in Bolivia, dove nascoste all’occhio umano risiedono giacimenti preziosi. Da sempre ferro e forza sono inseparabili nella mitologia e ancor più nell’alchimia: il ferro unisce il cielo alla terra, con la pioggia si trasforma. Sidus racchiude tutti questi concetti, cercando di conferire forza e carattere alle superfici.

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