Al Palacongressi di Rimini si è svolta la nona edizione di Hospitality Day con interessanti novità e soluzioni concrete per il settore dell’ospitalità

Fin dalla sua prima edizione, l’idea-guida dell’evento riminese è sempre stata quella di essere una giornata di formazione per i professionisti dell’ospitalita’ con offerta di nuovi progetti e contenuti di alto profilo qualitativo. Il pubblico di riferimento sono albergatori, titolari di strutture extra alberghiere, imprenditori, architetti e designer, ristoratori e operatori turistici, investitori e sviluppatori di start up.

Organizzata dagli esperti di Teamwork, società di consulenza e formazione alberghiera di Rimini che da vent’anni garantisce professionalità e competenza nel mondo del turismo e dell’ospitalità, questa giornata costituisce un evento unico, caratterizzato da momenti di formazione e aggiornamento, con un programma di oltre 150 seminari distribuiti in 15 sale del Palacongressi.

Gli interventi sono tenuti da testimonial internazionali dell’hotellerie, da imprenditori illuminati e da persone con esperienze significative da raccontare. Dai general manager di famosi hotel nel mondo ai trend & travel setter, dai grandi gruppi alberghieri ai migliori architetti di design hotel, un parterre di operatori che convergono a Rimini per incontrarsi, confrontarsi, aggiornarsi e tracciare il futuro dell’ospitalità e del turismo.

Hospitality Day è anche l’occasione di incontrare le più importanti aziende di servizi e di prodotti per la condivisione di esperienze, per raccogliere idee, stimoli e nuove ispirazioni che possano contribuire a crescere e lavorare meglio.

Oltre ai seminari nelle sale, cinque arene tematiche erano dedicate ad altrettanti argomenti: ristorazione, housekeeping, design, risorse umane e benessere. Cinque aree in cui si sono susseguiti interventi, talk, interviste e dibattiti e dove si confronteranno esperti, testimonial e consulenti.

Tra questi, il Cafe del Design, condotto da Laura Verdi, ha affrontato temi e trend di grande attualità quali lusso democratico, ospitalità inclusiva, progettazione standard e tailor made, nuovi concept della ristorazione in hotel, ripensare gli spazi comuni dell’albergo, SPA e design per il wellness, hotel bathroom design trends.

Sono stati affrontati e discussi anche temi ibridi e complessi: come il design influenza la cucina e viceversa, contaminazioni in corso per l’hotel del futuro, ibridazione di lobby, co-working, reception e bistrot, retail e hospitality, bagni come aree fluide rigeneranti.

Contestualmente, sono stati assegnati gli Hospitality Social Awards 2022, i riconoscimenti che vanno a premiare le migliori attività di social media marketing nel turismo e nell’ospitalità, giunti quest’anno alla 11a edizione.

Nella sezione espositiva, si sono alternati gli stand di brand dedicati al mondo dell’hospitality nei più disparati settori. Ho trovato diverse aziende con prodotti e servizi molto interessanti e ne ho selezionate alcune di Food&Beverage, cosmesi e amenities, segnaletica, SPA, domotica, accessori, servizi alberghieri, assicurazioni dedicate, pavimenti e rivestimenti, ambiente bagno, impianti elettrici, estintori, sanificazione, illuminazione, digitalizzazione, pagamenti online.

L’offerta formativa di Teamwork si è centrata anche su ITHIC (Italian Hospitality Investment Conference) 2022: esperti e professionisti del settore immobiliare e finanziario hanno incontrato i leader dell’ospitalità provenienti da sette paesi, una “Davos” del settore alberghiero e della finanza che investe sull’hospitality.

La kermesse ha registrato la presenza di alcuni analisti internazionali di CBRE, PWC, KPMG, Deloitte, EY e la partecipazione straordinaria di alcuni dei principali investitori esteri. ”Planning a sustainable growth” è stato il filo conduttore di questa quarta edizione di ITHIC , quindi ‘Scegliere, discutere e costruire un percorso di crescita e sviluppo sostenibile nell’hospitality sotto il profilo ambientale, sociale e finanziario’.

Il settore, infatti, affronterà una importante fase di assestamento post-covid con un contesto macro-economico molto complesso, ma i fondamentali della domanda, commentano i principali analisti, restano forti e le aspettative si concentrano sui mercati internazionali che a lungo hanno sofferto le restrizioni Covid. I mercati immobiliari resteranno a lungo confrontati con attenzione e scrutinio con altri mercati finanziari più liquidi (azionario, obbligazionario, utilities, etc.) ma fra le asset class quella alberghiera, secondo gli analisti, godrà di buona salute nel corso del biennio 2023-2024.

Molto soddisfatti gli organizzatori, nelle parole di Mauro Santinato (Teamwork)ITHIC si conferma l’evento must-be per l’Italia nel panorama dell’immobiliare hospitality. La community degli investitori, dei brand, delle catene italiane e quella bancaria ha risposto molto bene ed ha investito molto sull’evento, facendolo crescere quasi spontaneamente, in risposta ad una esigenza settoriale che si avvertiva molto forte già nel pre-covid”.

Il successo di questa edizione è stato attestato dai numeri: una adesione inattesa che ha portato a chiudere in anticipo le iscrizioni, con 848 partecipanti da 7 paesi europei e qualche apparizione da USA e area MEA. Grande presenza dei leader di aziende globali, quali Accor, NH, Marriott, Hilton e dei principali fondi di investimento, quali Azora, Blackstone, Cerberus, Goldman Sachs ed alcune delle principali banche italiane, Intesa, Unicredit, ICCREA.

Nelle parole di Giorgio Ribaudo (THRENDS) ideatore di ITHIC e responsabile dei contenuti e del posizionamento della conferenza “L’edizione 2022 ha portato nei partecipanti il senso di pianificazione di un percorso di sviluppo più consapevole, aggiornato ed internazionale. Siamo molto soddisfatti soprattutto del ruolo svolto verso le catene italiane che in ITHIC trovano un salotto, spero, ideale per costruire alleanze ed attingere a modelli internazionali. L’Italia resta un target di investimenti ancora attrattivo seppure sia cresciuto lo scrutinio con il quale si analizzano le opportunità e l’attenzione sui rendimenti lo dimostra. Stiamo già pensando alle novità 2023 con il contributo di CBRE che da anni riveste il ruolo di patron e che ha contribuito allo spessore internazionale dell’evento ed al suo posizionamento nella community degli investitori”.

Ph. credits: Maria Rosa Sirotti

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