In occasione della Milano Design Week, iGuzzini propone il tema Light That Moves Time, rappresentazione della luce in chiave contemporanea grazie alle tecnologie di avanguardia dell’azienda

iGuzzini per la Milano Design Week 2024, attraverso l’installazione site specific Light That Moves Time di Alfonso Femia/ AF*Design, mette in scena un progetto in fieri, in cui la potente capacità narrativa della luce coordina e sovrappone temporalità diverse. Un viaggio nel quale il visitatore si perde tra mondi in cui passato, fantascienza, dimensione onirica e pragmaticità del design si ibridano, contaminano e comunicano.

Cristiano Venturini, CEO iGuzzini: “iGuzzini torna con entustiasmo alla Milano Design Week per presentare, attraverso le nuove collezioni e un percorso allestitivo, una visione aziendale evoluta che vede il presente come continua tensione tra passato e futuro. Un viaggio che ripercorre la storia e l’evoluzione dell’azienda, con iGuzzini Echoes, le riedizioni dell’archivio storico, e le collezioni per tutti gli spazi living, che sintetizzano il grande sviluppo innovativo e tecnologico che ha reso l’azienda riferimento nel mondo. Attraverso il linguaggio universale del design, l’uomo e la bellezza sono al centro del progetto”.

Alfonso Femia, founder di AF* Design: “Cosa resta di un’installazione temporanea? A distanza di tempo, cosa ci evoca nella memoria? Restano, talvolta, le persone intorno, le occasioni, gli odori… le emozioni. Light That Moves Time è un progetto che ne contiene altri, fino ad arrivare a un numero infinito, includendo oggetti e componenti. In un arbitrario, ma verosimile accostamento al multiverso, nell’installazione coesistono dimensioni parallele. Per ogni oggetto c’è una storia che vale la pena raccontare, fatta di percorsi che si dipanano e di scenari che si susseguono. Un filo che entra ed esce e cuce architetture con materiali diversi, cambi di percezione e di rapporti. Il cuore del progetto è il tempo futuro, osservato dal passato: il retro-futurismo, celebrato dalla letteratura e dalla cinematografia, qui diventa carezzevole percorso emozionale”.

Nello spazio iGuzzini a Milano in Via Brera 5, che ha sede nell’edificio del Piermarini dei primi dell’Ottocento, all’interno della corte si erge una forma arcaica a tronco di cono The Primitive Hut che evoca la geometria archetipica del rifugio, valorizzata dall’apertura centrale, l’óculo, che raccoglie la luce e ne diffonde gli effetti. Realizzata con listelli di legno rivestiti con una trama intrecciata simula un’atipica struttura, citazione da Marc-Antoine Laugier, storico e critico dell’architettura del XVIII secolo.

All’interno dell’installazione, il binario Filorail e il proiettore Newfo fanno da contrappunto al mondo ancestrale: le linee di prodotti di ultima generazione si insediano in uno scenario che simula il tempo già trascorso, rivelando l’universale convergenza tra passato e futuro. Filorail è un binario sottile e sinuoso, il più piccolo mai presentato sul mercato con un’apertura di soli 3,6 millimetri che realizza una concezione utopica basata sulla visione di un futuro in cui la tecnologia si fonde in modo invisibile con l’architettura.

Newfo è il nuovo proiettore che racchiude in piccole dimensioni grande efficienza e massimo confort: una bellezza composta che emana modernità e atemporalità. Come suggerisce il nome, è un omaggio formale a Ufo, il primo proiettore architetturale che, nel 1977, integrò la lampada alogena a bassa tensione, trasferendo nella pratica architettonica la precisione dell’illuminazione teatrale. Il suo restyling ha permesso di esplorare nuovi mondi, espressione di valori contemporanei, introducendo nel Lighting i canoni geometrici dello squircle design.

Il percorso immaginifico riprende all’interno dello showroom: nella hall In between, spazio di condivisione e partecipazione, BeTwo design by Alfonso Femia / AF* Design, Libera design by Artec Studio e ancora Filorail con Newfo sono sospese a dischi specchianti, rimando metaforico alla transizione inversa tra futuro e passato.

Al piano interrato, in un ambiente rivestito da pareti anch’esse specchianti, accoglie il visitatore Time before time, la scenografia retro-futurista che racconta le radici dell’azienda con iGuzzini Echoes, le collezioni rieditate dall’archivio storico iGuzzini che replicano l’incontro tra storia, presente e domani, in un contesto proiettato avanti nel tempo.

iGuzzini Echoes nel 2024 si amplia con la riedizione di Cespuglio, che si accompagna ai progetti di Gio Ponti, Rodolfo Bonetto e Luigi Massoni rientrati in produzione dal 2022. Cespuglio, disegnata per iGuzzini nel 1969 da Ennio Lucini come omaggio all’artista Gino Marotta è un oggetto luminoso di art design. È una lampada che rappresenta la visione del contesto storico in cui è stata progettata, fra gli anni Sessanta e Settanta, quando i perimetri dell’arte improvvisamente diventano labili, si espandono agli interventi site specific, a nuovi materiali, alla performance. Cespuglio, viene oggi rieditata dall’archivio storico iGuzzini e insieme a Polsino di Gio Ponti, Nitia di Rodolfo Bonetto, Zurigo di Luigi Massoni, Clan e Sorella by Harvey è parte di iGuzzini Echoes.

Nella iGuzzini Collections 2024 troviamo anche Light Shed Linen, il primo prodotto di illuminazione professionale prodotta in un composto di fibre di lino che rivoluziona l’impatto estetico e integra più funzionalità, per essere ancora più leggera e sostenibile.

Clan Mini, la nuova lampada portabile che si differenzia per la sua forma carezzevole e per la luce confortevole e variabile.

Ph. credits. Maria Rosa Sirotti

L’installazione Light That Moves Time sarà accessibile dal 15 al 21 aprile 2024

Lunedì 15: dalle 14 alle 20

Martedì 16: dalle 10 alle 20

Mercoledì 17: dalle 10 alle 18

Giovedì 18, Venerdì 19 e Sabato 20: dalle 10 alle 20

Domenica 21: dalle 10 alle 18

www.iguzzini.com/