Quest’anno Euroluce ha illuminato i padiglioni del Salone del Mobile di Milano che si è appena concluso. Gli speciali Bagno&Cucina e Illuminazione, che si alternano a cadenza biennale, sono le proposte fieristiche che preferisco.

I prodotti dell’illuminazione sono pensati e presuppongono conoscenze tecniche e tecnologiche in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita, soprattutto indoor. Per questo il mio interesse all’interno del Salone 2019 si è concentrato sulle proposte di Euroluce, dove ho cercato di capire i nuovi trend, di verificare le effettive innovazioni ma anche di annoiarmi davanti  a molto deja-vu.

Ho visitato stand di aziende note e meno note, appartenenti al classico e anche al moderno. Ma 4 padiglioni per un totale di 420 espositori, di cui la metà estera, sono veramente tanti. Per questo l’elenco delle aziende che ho visto non è da ritenersi ne esauriente, ne completo, ma una piccola panoramica personale. All’interno di Euroluce ho incontrato molti amici architetti, giornalisti, designer, agenzie di PR, uffici stampa e mi sono confrontata con loro nel tentativo reciproco di capire e contestualizzarne le dinamiche. E’ solo attraverso la catena che unisce questi soggetti, infatti, che possiamo avere una visione d’insieme. Il designer e l’azienda propongono un nuovo progetto, l’agenzia lo diffonde, il giornalista lo comunica e l’architetto lo utilizza nei suoi progetti, arrivando al cliente finale. Solitamente sono categorie che non interagiscono tra loro in modo critico ma, tra i padiglioni di Euroluce, io ci sono riuscita. Quali sono le considerazioni e i trend che ne sono scaturiti? In generale, emerge la lamentela legata al numero dei prodotti presentati, che sono diventati decisamente troppi. Come per il mobile e il complemento, come per le installazioni del Fuorisalone, anche l’offerta dei corpi illuminanti ha raggiunto numeri impressionanti. Ma, alla fine, cosa ne consegue? Ne consegue che i prodotti di molti brand si assomigliano, si copiano, si ripropongono. Molte aziende si rivolgono esclusivamente alle tipologie di particolari clientele cercando, da una parte di assecondare le richieste, dall’altra di evitare rischiose sperimentazioni. Altre aggiungono nuove linee alla loro produzione, cercando di accaparrarsi nuove fette di mercato con esigenze diverse. Questo processo troppo spesso porta a un impoverimento della sperimentazione e della qualità, a scapito dei brand stessi. E’ un po’ quello che è scaturito dalle varie considerazioni.

Ma facciamo un’analisi ragionata di quello che ho visto a Euroluce.

Nel settore del classico, i brand storici sono sempre fedeli a loro stessi come è giusto che sia, poiché basano la loro forza sulla riconoscibilità del lusso del brand. Le nuove collezioni  rimangono fedeli alle loro forme e, soprattutto, al materiale d’elite. Sempre una certezza, ovviamente per gli amanti dello stile e del genere.

SWAROVSKI

Che dire di Swarovski? Un brand del cristallo, che dall’ottica è passato all’illuminazione, sfruttando una fama già consolidata in altri campi. Sempre spettacolare nei suoi allestimenti, tutti basati sulla lucentezza e sui bagliori ad effetto prismatico dei suoi cristalli, fedele a se stesso con il desiderio di entrare nel contemporaneo con qualche pezzo lineare e componibile. Per gli amanti del cristallo, ovviamente, ma da prendere a piccole dosi.

PRECIOSA

Preciosa, uno dei principali produttori mondiali di lampadari in vetro pregiato, si diletta nel lighting con connotazioni sempre romantiche. Nel suo stand, sempre attraente e super fotografato, possiamo trovare pezzi leggeri e interessanti, che ammorbidiscono l’eccessiva modernità dei nostri giorni. Pearl Drop, del designer Frank Tjepkema, è classico nel suo riferimento alle perle, ma moderno nella semplicità della sua forma d’insieme. Vetro e metallo sono gli unici due materiali utilizzati e, per questo motivo, il design può essere costruito in una varietà di forme. E’ ispirato al quadro del XV secolo “Donna che legge una lettera” di Gerardter Borch.

LLADRO’

Lladró è un brand che da più di sessant’anni dà vita al suo ineguagliato know-how nel campo della porcellana all’interno della sua unica fabbrica al mondo, a Valencia. Ogni pezzo viene realizzato da scultori e artigiani in un processo interamente artigianale nel quale si affiancano tecniche secolari e l’inconfondibile tavolozza di colori, che personalmente adoro.

La collezione Ice Cream è composta da originali lampade a sospensione e lampade da tavolo con design mutuati dai ritmi ondulati di un soffice e cremoso gelato che richiamano anche la chōchin, la tradizionale lanterna giapponese di carta. Grazie alla mobilità consentita dalla batteria ricaricabile, la collezione è perfetta per illuminare tutti i locali e gli ambienti della casa.

Lladró esplora anche il vasto potenziale creativo della porcellana attraverso progetti di collaborazione con famosi artisti e designer contemporanei. Tra le novità, Nightbloom, in collaborazione con Marcel Wanders, è una collezione di lampade in porcellana bianca, ispirata alla danza delicata dei petali di un fiore nel vento.

SAAS INSTRUMENTS

Saas Instruments è un’azienda di Helsinky. Al Nord la luce è un dono prezioso della natura, la fonte del benessere. Progettare la luce significa quindi progettare il modo in cui le persone interagiscono le une con le altre, la produttività e il tempo passato in un luogo. Sense Light Swing è una lampada che rende bene anche in spazi ampi. La forma è quella di un’altalena pensile per bambini, realizzata in acrilico trasparente, e illuminata dall’interno da una striscia di LED ad alta potenza. E funziona anche da altalena!

Sub è un grande proiettore con una sottile luce indiretta e può essere montato sul soffitto o sul muro. Fabbricato in poliestere e feltro realizzato con materiali riciclati, Sub è anche fonoassorbente e crea una piacevole atmosfera acustica.

BOCCI

Bocci è una azienda canadese che produce illuminazione di grande fascino e design. Sono lampade scultoree, fluide, che abbracciano architettura, scultura e design, oltre all’utilizzo di tecniche molto particolari. Il risultato è decisamente scenografico e pensato, oltre che modulabile e personalizzabile.  Armatura è un sistema in acciaio con finitura nera opaca soft-touch che consente ai rami pre-composti di essere facilmente collegati a una serie di mozzi durante l’installazione. Può montare diverse varietà di elementi pendenti disponibili in 90 diversi colori, che rendono ogni apparecchio unico per forma e composizione.

73  nasce soffiando il vetro liquido in un recipiente di tessuto ceramico piegato e altamente resistente al calore. La forma risultante ha un’espressione formale e strutturale intuitivamente associata al tessuto, che diventa permanente e rigido mentre si raffredda. Un LED piatto è posizionato per riempire il volume risultante con luce diffusa, accentuando la percezione volumetrica del pezzo.

In 87 l’acqua di soda viene utilizzata per intrappolare l’aria in una matrice di vetro super riscaldata, che è allungata verticalmente e ripiegata su se stessa tra pioli numerose volte. Quando il vetro si raffredda, il movimento di piegatura trasforma l’aria intrappolata in microfilamenti che conferiscono al pezzo una qualità ottica perlescente.

MELOGRANOBLU

Melogranoblu è un’azienda italiana di illuminazione per interni con sede a Bergamo. Le sue creazioni, rigorosamente realizzate in vetro soffiato e lavorato a mano, sono vere e proprie scenografie di luce che privilegiano l’effetto sensoriale ed emozionale. Forme rétro in trasposizione contemporanea contraddistinguono. Diapason, la nuova collezione di lampade a sospensione, da terra e a parete ispirata alle linee curve del diapason e realizzata partendo dall’unione di due materiali nobili: ottone naturale spazzolato e vetro sabbiato.

La lampada a sospensione Ghanta, in vetro metallizzato marrone con pendente bianco sabbiato o in foglia oro, riprende nella forma le tipiche campane rituali tibetane ed è disponibile anche nella versione con campana in vetro trasparente e pendente sabbiato. Dervisci è un sistema modulare per articolate composizioni luminose. Forme in vetro soffiato, trasparenti o satinate, sospese tramite maglie tubolari in metallo colorato, sono versatili, leggere e di facile installazione.

OIKOI

Oiko è un brand milanese che utilizza algoritmi parametrici in fase di progettazione, una nuovissima metodologia utilizzata anche in architettura. Ottiene, così, le texture visibili sulle lampade, che diventano punto di forza e le rendono funzionali e replicabili all’infinito, diversificandosi dal metodo della soffiatura tipico della tradizione artigiana italiana.

Odo è una lampada a sospensione costituita da due elementi concentrici affiancati, in alluminio e vetro ed è sorretta da una corda annodata. Fornisce due intensità: una diretta e forte conferita dalla texture del vetro satinato stampato e ottenuta attraverso l’utilizzo di un algoritmo parametrico sviluppato in fase di progettazione; una indiretta e soffusa ottenuta dalla sporgenza della scocca di vetro.

AXOLIGHT

Axolight, azienda italiana di illuminazione decorativa ha presentato interessanti novità. Liaison è una sospensione in metallo che gioca con tre archetipi geometrici – sfera, cerchio e cilindro – che si combinano in una struttura leggera ed elegante. Si compone di elementi in metallo color oro opaco e nero, realizzati artigianalmente, che possono dar vita ad un singolo pendente o a composizioni articolate.

Design e sostenibilità si fondono in Jewel, una collezione di lampade a sospensione il cui elemento peculiare è un doppio arco incrociato, realizzato in ABS riciclato, che abbraccia una forma conica in alluminio dove alloggia una sorgente luminosa a LED.

Manto è una collezione di lampade a sospensione in tre dimensioni. La sfera in vetro soffiato bianco opalino – che contiene una fonte luminosa a LED – è sostenuta da un braccio telescopico, che una volta azionato consente di disporre la sfera a più altezze: sospesa a distanza o immersa nel tessuto elastico. La forma assunta dalla lampada e la luce diffusa nello spazio variano a seconda della disposizione del diffusore.

FABBIAN

Fabbian punta sui giovani designer e sul vetro, in combinazione con il metallo. Le sospensioni sono ripensate come sistemi di illuminazione. Un elemento base si può trasformare e combinare a piacere per effetti discreti e minimal o più scenografici. Nella sospensione Amulette il vetro in lastra extrachiaro canettato con bordi satinati è incastonato nel metallo con una geometria perfetta e tagliente, che ne esalta la ricercata lavorazione delle superfici incise.

Saya, versione outdoor IP55, ha un design sospeso tra oriente e occidente dove l’estetica e la memoria di culture lontane, si fondono con l’antica tradizione veneziana del vetro soffiato in gabbia. La forma s’ispira ad una grande goccia di rugiada che si deposita e corre verso il basso, lungo una serie di fili metallici. La collezione è disponibile in differenti misure e in tre forme, per interno ed esterno. I diffusori in vetro, soffiato all’interno delle gabbie, sono disponibili nella versione trasparente e bianco. Le strutture che sorreggono i vetri sono in metallo, nella finitura brunita. La versione indoor è disponibile anche con gabbie dorate e cromate.

ITALAMP

Sempre interessante Italamp, che coniuga passione per il design, materiali pregiati e lavorazioni artigianali con cristallo al piombo e finiture preziose. Muna e Marta sono sospensioni in due versioni che rappresentano la Luna e Marte. Una sfera bianca in vetro soffiato dalla superficie porifera e irregolare ha un cappuccio in vetro borosilicato che la ingloba. Nella versione Marta il cappuccio è decorato da una fascia centrale color rame.

Rita e Greta sono due nuove lampade/gioiello a sospensione: Rita, orizzontale, è composta da elementi in vetro soffiato e cristallo. La barra verticale di Greta, in cui è inserita la sorgente luminosa, è attraversata da elementi in cristallo con diverse texture e colorazioni.

ICONE LUCE

Icone luce presenta Petra caratterizzata da forme squadrate e regolari con la possibilità di orientamento del fascio luminoso a luce diretta e indiretta. Particolari i colori proposti : rame etrusco con ottone spazzolato e versione in oro e argento etrusco, ardesia, bianco e écru.

Vera è formata da un disco riflettente su cui poggia un anello luminoso in alluminio spazzolato. Durante l’apertura, l’anello a luce indiretta si distacca dal disco riflettente e si orienta manualmente. L’ampio raggio di mobilità consente di ricreare atmosfere suggestive e di grande impatto. Vera è disponibile in numerose varianti: bronzo, oro, ruggine, texture foglia oro e texture foglia bronzo.

SLAMP

Altra certezza: Slamp. Dal 1994 è leader nella creazione di lampade di design originali, realizzate a mano utilizzando materiali unici e collaborando con i più noti architetti e designer internazionali. Unicità e riconoscibilità di ogni lampada passano attraverso l’uso di tecnopolimeri unici e infrangibili che permettono di realizzare forme, decori ed effetti altrimenti impossibili con altri materiali. Miguel Arruda ha prodotto per Slamp Nuvem, un sistema componibile che parte dalla simbologia di una sua scultura rivisitata da Slamp fino a trasformarla in una metrica di incastri e piegature. Un modulo di circa 1mq (di sezione esagonale) si può comporre all’infinito creando altrettanti infiniti paesaggi che fluttuano nello spazio. Non una lampada, ma un intero soffitto.

Lafleur è il risultato del processo di ricerca di Marc Sadler sui tecnopolimeri di Slamp: una delicata lampada da tavolo a batteria ricaricabile che nasce scaldando il Lentiflex® a temperatura  controllata e modellandolo letteralmente a mano fino a dar vita alla corolla di un fiore. La base è magnetica e viene fornito anche un disco in metallo che può essere avvitato al muro per trasformare velocemente Lafleur in una applique.

                   

La collezione Idea elimina ogni vezzo decorativo, celebrando l’essenza stessa della luce: una lampadina con virola ottonata è magicamente sospesa su una serie di supporti tra cui un pannello da incasso a scomparsa che amplifica l’effetto ironico e inaspettato di un’Idea che si presenta quando meno te l’aspetti. Clizia Mama Non Mama è un bouquet luminoso di petali leggeri e delicati, presentata nella nuova versione a batteria ricaricabile con 14h di autonomia.

KUNDALINI

 

Kundalini, altra azienda italiana, produce lampade dallo spirito anticonvenzionale, ispirate alla morbidezza della natura e anche alla purezza della geometria. Tutte raccontano uno specifico percorso creativo e tecnologico. La lampada a parete Azou è composta da punti luminosi collegati da un filo: ognuno di essi rappresenta la tappa di un viaggio, una continua ricerca per raggiungere la propria destinazione. Dischi in onice o marmo e struttura in metallo verniciato.

La natura, ricca di dettagli inaspettati, ha guidato la progettazione di Opyo. Ispirate ai baccelli di papavero, donano un accento giocoso e d esprimo il massimo accostate l’una alle altre. Molto bella la finitura corallo.

WAVE MURANO GLASS

Di Wave Murano Glass, RAY è realizzata in collaborazione con il designer Terence Coton, ed è una lampada modulare ispirata ad un paralume, realizzata in vetro di Murano e racchiusa in una struttura di metallo. La lanterna può essere utilizzata come lampada da tavolo o come piantana, combinando i moduli tra di loro con un sistema magnetico.

ARTEMIDE

Arriviamo ad Artemide. Fondata nel 1960, oggi leader internazionale nel campo della luce, rappresenta un approccio alla luce umana e responsabile, da sempre sinonimo di innovazione e made in Italy. Con numerosi brevetti di invenzione per le innovazioni tecnologiche, meccaniche ed optoelettroniche, ha contribuito alla storia del design internazionale. E’ sempre un piacere visitare lo stand Artemide, proprio per la sua vocazione tecnologica e sperimentale, ma sempre a sostegno del benessere quotidiano e ambientale. Ed è sempre una piacevole scoperta scoperta la spiegazione dei principi che sono alla base delle collezioni. Tante novità, ma sempre perfettamente centrate!

Turn Around parte da principi di sostenibilità, riduzione, leggerezza, integrazione, libertà applicativa e di interazione. Un binario in alluminio di dimensioni ridottissime, la cui sezione brevettata è definita a partire dallo spessore standard del cartongesso così da rendere il suo inserimento nell’ambiente possibile in ogni situazione. All’interno del binario può inserirsi una strip led. La sua intelligenza optoelettronica brevettata le consente di curvarsi liberamente e di correre lungo il sistema con massima uniformità e costanza, senza cadute di tensione. I diffusori sono realizzati con una tecnologia brevettata di modellazione di maglie con zone a tensione diversificata grazie all’uso di resine naturali. Sono realizzate con diversi filati e con metodi di produzione sostenibile che limitano il materiale di lavorazione e gli scarti.

Gople Lamp riconcilia attraverso la luce gli spazi dell’uomo e la natura. All’interno di un vetro soffiato a mano secondo è racchiusa una tecnologia brevettata di luce RWB che aiuta la crescita delle piante e può creare un ambiente ottimale per l’uomo dal punto di vista emotivo, fisiologico e percettivo.

Gople Lamp RWB calibra le sue emissioni: la fase vegetativa viene accompagnata da una radiazione blu, la fase di fioritura da una radiazione rossa. Unisce all’emissione diretta e controllata RWB una luce bianca indiretta diffusa controllabile separatamente.

Arrival è una famiglia completa di lampade dalle forme dinamiche e fluide che scolpisce la luce con un segno leggero e grafico. Ogni elemento ha una sezione che esternamente lascia visibile il profilo in alluminio ed internamente genera una superficie emittente diffondente.

Antarktikós è un’innovativa ottica brevettata realizza una lama di luce che, da una sola sorgente LED, si apre per disegnare un profilo di luce a 360°. Un perfetto strumento per un’illuminazione architetturale che sottolinea con alta efficienza i differenti profili di aperture o nicchie.  Genera un segno percettivo che scandisce le geometrie degli spazi.