Joaquin Sorolla – Pittore di luce
Per la prima volta in Italia, al Palazzo Reale di Milano, un’esposizione monografica ripercorre la ricca e fortunata produzione artistica del grande pittore spagnolo Joaquín Sorolla y Bastida, dal 25 febbraio al 26 giugno
Joaquín Sorolla y Bastida è stato uno dei massimi rappresentanti della moderna pittura iberica a cavallo tra Ottocento e Novecento, contribuendo in modo determinante al suo rinnovamento e aprendola al clima della Belle Époque. Nato a Valencia nel 1863, è stato uno tra gli artisti più amati e apprezzati del suo tempo sia per la grande qualità tecnica che per il carattere umile e benevolo.
Accanto al profondo amore per la pittura, Sorolla ha sempre dimostrato un ancor più intenso legame con la sua famiglia. Una vita di affetti, di successi e di tranquillità che si manifestano nell’amore per la luce e la vita che sprigiona dai suoi quadri. Non c’è posto per la tristezza e quasi neanche per la malinconia.
C’è solo tanta voglia di vivere e di gioire, di respirare ogni raggio di luce: come perfettamente descritto nel titolo della mostra, Sorolla è un pittore “di luce”. I suoi quadri non sono solo una rappresentazione figurativa della luce, ma diventano luce essi stessi, una luce che emanano grazie alle larghe e sapienti pennellate che definiscono i vari soggetti proprio nel dualismo e nel contrasto tra luce e ombra.
Tramite i personaggi delle sue tele, spesso vestiti di bianco, ci mostra come il bianco sia veramente la sintesi additiva di tutti i colori dello spettro visibile ovvero la “combinazione di tutti i colori”. I suoi bianchi, infatti sono tantissimi e si definiscono man mano per le pennellate che li contraddistinguono nelle varie ambientazioni, a volte rosa, a volte azzurre o gialle. Come la luce bianca, al passaggio attraverso un prisma di cristallo, crea un arcobaleno con la gamma completa dei colori, suddividendosi in tutti i colori da cui è composta, così il bianco di Sorolla può essere considerato luce, di cui l’artista ci fa intravedere ogni volta un colore di cui è composta.
Joaquín Sorolla ottiene una fama che travalica ben presto i confini nazionali, partecipando e ottenendo prestigiosissimi premi alle grandi manifestazioni internazionali. Sarà però l’ambìto Grand Prix, ottenuto alla nota Esposizione Universale di Parigi nel 1900, a lanciare la sua pittura di luce e colore definitivamente sulla scena internazionale. A Londra nel 1908 viene acclamato come “il più grande pittore vivente al mondo”.
La sua straordinaria storia di successi internazionali si incrocia spesso con l’Italia, a partire da un primissimo soggiorno romano vinto grazie a una borsa di studio nel 1885. Sorolla ha visitato a lungo l’Italia in questa occasione, stabilendosi per un periodo nella splendida Assisi, ma soprattutto è ritornato spesso e con gioia nel Bel Paese, partecipando assiduamente alle Biennali di Venezia, sin dalla sua primissima edizione nel 1895, e alla famosa Esposizione Internazionale di Roma nel 1911. Questa personale si presenta allora come un’ottima occasione per riannodare i fili tra il grande maestro di luce e l’Italia, un Paese a cui egli è sempre stato legato e un’opportunità per far conoscere all’ampio pubblico la sua straordinaria arte attraverso alcuni dei capolavori più significativi della sua vastissima produzione pittorica.
Joaquín Sorolla pittore di luce racconta, attraverso circa 60 opere la straordinaria evoluzione artistica di questo pittore ambizioso e determinato, che ha fatto dell’arte la sua ragione di vita, il suo soggetto prediletto. In molte delle sue splendide tele, Sorolla racconta l’amore per la sua Clotilde, moglie, musa e vera compagna di vita, e per i tre figli, María, Joaquín ed Elena. Un legame che nutre la sua ispirazione e guida la ricerca verso la “verità” dell’immagine da riportare sulla tela, la quale può essere generata solo da una reale partecipazione e un’intensa emozione.
Quella di Sorolla è un’esperienza artistica intensa e magnifica nella quale lo studio della luce, rigorosamente dal vero e en plein air, anche per i soggetti più impegnativi e di grande formato, rappresenta la via maestra del rinnovamento pittorico verso un linguaggio raffinato, spontaneo e immediato.
Nella nobile cornice degli ambienti al primo piano di Palazzo Reale, la mostra ripercorre tutto l’arco della carriera di Joaquín Sorolla y Bastida, dagli esordi negli anni Ottanta dell’Ottocento nella natia Valencia fino alla morte, sopraggiunta nel 1923 a seguito di un’emorragia cerebrale che già tre anni prima lo aveva allontanato definitivamente dalla pittura. Dividendo gli splendidi esempi della sua ricerca artistica in sezioni tematiche; lo sguardo sulla realtà, i ritratti, i giardini e i riflessi di luce, il mare, i tipos e gli studi classici, la mostra ci regala un ritratto esaustivo, umano e artistico del pittore .
Il progetto vede la collaborazione di prestigiose istituzioni museali pubbliche e private come il Museo de Bellas Artes di Valencia, l’Hispanic Society di New York, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro di Venezia, i Civici Musei di Udine, Musei di Nervi Raccolte Frugone, solo per citarne alcune.
L’esposizione, infine, si avvale del Patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, del Consolato Generale spagnolo a Milano, dell’Ente del Turismo spagnolo.
Mostra di Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale e CMS.Cultura in collaborazione con con il Museo Sorolla e la Fondazione Museo Sorolla, a cura di Micol Forti e Consuelo Luca de Tena.
Ph. Credits: Maria Rosa Sirotti
www.palazzorealemilano.it/mostre/pittore-di-luce
Orario
Da martedì a domenica ore 10:00-19:30
giovedì chiusura alle 22:30.
Ultimo ingresso un’ora prima.
Lunedì chiuso.
Festivi 17,18,25 apr e 1° mag 10-19.30, 2 giugno 10-22.30, 15 ago 10-19.30 (ultimo ingresso un’ora prima).
Info e prenotazioni Gruppi
Lun-Ven 9:30-13:30
Tel. +39 02 8239 7962
sorolla@milanoguida.com