Riva 1920 e AHEC presentano A seat at the table per dar voce alla nuova generazione di designer italiani dal 3 al 12 giugno 2022 in Triennale Milano

Di fronte alle crescenti sfide ambientali globali, diventa necessario sfruttare al meglio tutte le materie prime sostenibili a nostra disposizione. La scelta della specie di legno che utilizziamo avrà un impatto a lungo termine sulla salute delle foreste. L’eccessiva dipendenza da una selezione ristretta di tipi di legno si traduce in uno stress dell’offerta. Collettivamente abbiamo la responsabilità di usare ciò che la natura ci fornisce in modo sostenibile.

Sono questi i temi di cui si è fatto portavoce il premio A Seat at the Table, promosso da Riva 1920 e dall’American Hardwood Export Council (AHEC) e lanciato a gennaio per portare alla ribalta una nuova generazione di designer, impegnati in una progettazione sostenibile e più attenta all’impatto ambientale e all’intero ciclo di vita del prodotto. In particolare, il progetto è stato l’occasione per i quattro designer vincitori di sperimentare le caratteristiche estetiche e funzionali di tre bellissime specie di legno di latifoglia americana, altamente performanti ma sottoutilizzate: il ciliegio, la quercia rossa e l’acero americani.

Forte, tattile e visivamente attraente – sottolinea David Venables, direttore AHEC Europail legno è essenziale in un’epoca di consumo eccessivo e cambiamenti climatici, grazie al suo basso impatto sull’ambiente e al fatto che può essere facilmente riciclato. Questo progetto mette in discussione il presupposto che le varietà di legno più note siano sempre gli unici legni ‘giusti’ da usare e presenta tre legni sottoutilizzati e bellissimi che costituiscono il 30% della foresta di latifoglia americana“.

Come pezzo icona di questo progetto – spiega Maurizio Riva, ceo di Riva1920abbiamo scelto il tavolo che nei suoi volumi permette di mostrare le tre varietà di legni in tutta la bellezza delle loro texture. Uno dei fattori emersi durante la pandemia è infatti la tendenza dell’ecosistema del design a concentrarsi su una gamma ristretta di legni. Il boom della domanda globale dello scorso anno ha evidenziato questa dinamica in tutta la sua fragilità e per molti è stato impossibile reperire sul mercato alcune specie particolarmente in voga. È evidente che questo modello non sia più sostenibile né strategico, è importante che designer e architetti inizino a fare proprie anche nuove tipologie di legni di modo che tutto il settore converga verso una gestione più sostenibile delle risorse e accompagnino in tal senso anche il gusto del pubblico”.

PROGETTI E DESIGNER

Ilenia Viscardi – Alter Ego Acero americano

Alter Ego nasce dal desiderio di conferire leggerezza e libertà a un elemento d’arredo solitamente statico e imponente quale il tavolo. Per raggiungerlo, la designer ha voluto far dialogare gli opposti: la libertà di forma delle linee curve che sembrano cercare l’infinito e la simmetria che si sviluppa da un punto centrale attorno al quale tutto ruota cambiando continuamente il suo aspetto senza mai perdere rigore. Ne scaturisce un solido in cui tutto concorre a dar vita a forme e materia senza che alcun elemento prevalga sull’altro. La designer ha optato per l’acero americano il cui colore chiaro con sfumature dorate esalta l’aspetto scultoreo del tavolo.

Federico De Gioianni – Libra Quercia rossa americana

Libra è stato sviluppato in quercia rossa americana cercando di evidenziare la forte connessione con la natura. Le linee riprendono la stilizzazione di una libellula, con l’appoggio a terra che rappresenta il corpo affusolato, mentre il piano ne ritrae le ali. Nel punto di incrocio, il piano è ridotto all’essenza, mentre nella porzione centrale presenta uno spessore maggiore di raccordo tra gli elementi. Leggerezza, eleganza delle linee e dinamismo sono le parole chiave di Libra che si presenta come tavolo utile e versatile per molteplici ambienti.

Matteo Benedetti – Navalia Quercia rossa americana

Il tavolo Navalia è realizzato in legno massello di quercia rossa americana. Il tavolo è realizzato “via di levare”: i blocchi di legno vengono scolpiti e raffinati fino a raggiungere la forma finale. Le svasature e le inclinazioni costruiscono una forma dinamica che mescola armonia estetica e armonia strutturale di questo complesso trilite. Il nome riecheggia il mondo nautico, per estensione anche quello aeronautico, in cui i profili e le forme degli oggetti sublimano il rapporto tra forma e funzione, espandendolo nel regno della bellezza.

Alessandro Gazzardi – Morso Ciliegio americano

Morso è un tavolo dalla lavorazione semplice, assemblabile completamente a secco e totalmente a mano, senza l’ausilio di attrezzi. Il concept prende ispirazione dalla falegnameria tradizionale: il punto di partenza è il classico banco da falegname. Le gambe si innestano al piano con un incastro a coda di rondine svasato, rivisitazione di un incastro tradizionale: ciò permette di mantenere le proprietà vincolanti dell’incastro a fronte di un montaggio più agevolato. Due grandi morse a vite attraversano orizzontalmente le gambe e il piano, e si chiudono stringendo insieme tutte le parti, vincolandole nella posizione. Per questo pezzo, il designer ha scelto il ciliegio americano.

I MATERIALI

Quercia rossa americana (specie Quercus, principalmente Quercus rubra)

Calda, granulosa, resistente e flessibile. Con un’altezza che può raggiungere i 21 m, un diametro del tronco di 1 m, la quercia rossa è la specie più abbondante nelle foreste di latifoglia americane. Chiamata così per il colore delle sue foglie in autunno, questo classico legno di quercia ha un alburno marrone chiaro e un durame caratterizzato da toni caldi rosso-rosa. La quercia rossa è forte, a venatura diritta, con una texture inconfondibile. La sua porosità la rende un legno eccellente per la curvatura e la colorazione.

Acero americano (Acer saccharum, Acer nigrum, Acer rubrum)

Leggero, fine, robusto e luminoso. Cugino stretto dell’acero europeo e del sicomoro, l’acero americano può raggiungere altezze di 23-27 m, con un diametro del tronco di 75 cm. In questo progetto sono state utilizzate due sottospecie botaniche, l’acero duro e quello morbido, che condividono caratteristiche simili e sono entrambi relativamente abbondanti. L’acero duro è una specie che preferisce il clima freddo degli stati settentrionali, mentre l’acero tenero cresce più ampiamente nelle foreste miste di legno di latifoglia degli Stati Uniti orientali. Sia l’acero duro che quello tenero producono sciroppo.

Ciliegio americano (Prunus serotina)

Ricco, liscio, dal colore vibrante e flessibile. Albero di medie dimensioni, che raggiunge un’altezza di circa 20 m, il ciliegio ha una rotazione relativamente breve dato che impiega a maturare meno tempo rispetto ad altri legni di latifoglia. L’alburno ridotto è di un colore rosato chiaro, mentre il durame varia dal rosso intenso al marrone rossastro, e si scurisce con l’esposizione alla luce. Il ciliegio americano ha avuto un lungo periodo di popolarità nel design e dopo un periodo di minor popolarità, sembra tornare alla ribalta.

www.americanhardwood.org

www.riva1920.it