Ahec presenta Forest Tale in Triennale Milano a cura di Studio Swine, una straordinaria antologia di mobili di design in legno di latifoglia sostenibile

In mostra dal 3 al 12 giugno, presso Triennale Milano, Forest Tales rappresenta il culmine del lavoro creativo negli ultimi due anni di AHEC. Da oltre 30 anni, American Hardwood Export Council (AHEC) è in prima linea nella promozione del legno in Europa dove ha costruito un brand distintivo e creativo per il legno di latifoglia statunitense. E’ stata una delle prime realtà a introdurre un modello di Life Cycle Assessment ambientale (LCA) dei legni di latifoglia, un approccio che da allora è stato adottato anche da altri settori. Tra i parametri di cui LCA misura l’impatto: la domanda di energia primaria (da risorse rinnovabili e non rinnovabili); il potenziale di riscaldamento globale; il potenziale di acidificazione; il potenziale di eutrofizzazione e il potenziale di produzione di ozono fotochimico.

Quattro progetti ambiziosi, tre legni duri sostenibili, 22 design straordinari Triennale Milano. Studio Swine è uno studio di design con sede a Londra e Tokyo fondato dall’architetto giapponese Azusa Murakami e dall’artista britannico Alexander Groves. Per Forest Tales, Studio Swine ha curato una selezione di pezzi che ha sospeso intorno e su una “montagna” labirintica di casse di legno: un progetto espositivo monumentale e coinvolgente che induce i visitatori a entrare, esplorare e scoprire una nuova prospettiva sul design.

Connected ha invitato nove designer internazionali di fama mondiale a creare tavoli e sedie in risposta alla condizione di isolamento imposta dalla pandemia; Discovered: Designers for Tomorrow ha fornito una piattaforma di visibilità a 20 talenti emergenti del design internazionale; Slow Design for Fast Change ha riunito nove giovani designer dei paesi DACH per creare mobili e oggetti all’insegna di sostenibilità, longevità e artigianalità; A Seat at the Table una nuova collaborazione con il produttore di mobili di design in legno massello RIVA 1920, che ha portato alla selezione di quattro designer italiani emergenti e dei loro progetti di design innovativo e sostenibile per quattro tavoli in legno massello.

La rassegna è un vero e proprio who’s who del design contemporaneo. I progetti in mostra comprendono sia lavori di designer affermati sia emergenti. Il concept per l’installazione si ispira ai fotogrammi di apertura di Quarto Potere (Citizen Kane), in cui gli effetti personali di Kane sono visibili tra una moltitudine di casse di legno da imballare. I visitatori che entreranno in Galleria si troveranno di fronte a un’interessante topografia di casse di legno da imballaggio – le stesse usate per il trasporto dei mobili – con i vari pezzi esposti sopra, sotto e accanto a esse, su diversi livelli.

Intessuti nell’installazione una serie di schermi con video che raccontano la storia dei vari pezzi, i contesti in cui sono nati e i legni con cui sono stati realizzati. Le superfici delle casse fungono da tele su cui sono riprodotte immagini del paesaggio della foresta da cui provengono i legni di latifoglia. La prospettiva dello spettatore rispetto alla mostra cambia quindi a seconda di dove si trova – da un angolo, vedrà l’immagine completa della foresta; da un altro, l’immagine si frammenterà e i mobili diventeranno il fulcro. Con il proposito di raccontare storie diverse man mano che si interagisce con lo spazio.

Forest Tales non è solo una vetrina di creatività, ma un manifesto contro lo spreco nel design, un appello per una scelta più ponderata dei materiali e una sfida allo status quo. L’uso delle casse ha permesso a Studio Swine e AHEC di ottenere la massima attenzione con il minimo impatto. Le casse sono multiuso, utilizzate per esporre, spedire e riporre in magazzino i pezzi in mostra: non esiste quindi nessun set da disinstallare una volta che la manifestazione è conclusa – semplicemente tornano alla loro funzione originale.

Attraverso Forest Tales, AHEC punta a fornire una piattaforma globale a designer, mobili e progetti che non sono ancora stati visti su larga scala a causa della pandemia, ma anche a mostrare lo straordinario potenziale come materiale di design sostenibile, di una selezione di legni di latifoglia americani sottoutilizzati. Ciò si rivela particolarmente importante in un momento in cui le scorte di legni di latifoglia europei maggiormente utilizzati sono state esaurite a causa dell’eccessivo utilizzo e le linee di approvvigionamento sono gravemente impattate dall’attuale situazione geopolitica. L’acero, il ciliegio e la quercia rossa sono tutti legni versatili che crescono a una velocità superiore a quella con cui vengono raccolti. Forti, pratici, tattili, belli e in grado di rinnovarsi rapidamente, sono tuttavia significativamente sottoutilizzati dall’industria del design – in alcuni casi perché hanno perso popolarità a causa di un cambiamento dei trend, in altri semplicemente per poca dimestichezza. AHEC cerca di lanciare un messaggio al settore per incoraggiarlo a puntare a una selezione di tre legni di latifoglia americana come perfetta combinazione di estetica, durata e praticità – materiali ideali per le attuali e future generazioni di designer e innovatori che vogliono creare mobili belli e duraturi carbon-neutral o carbonnegative. Forest Tales.

Tra i vari pezzi segnalo quelli che mi sono piaciuti maggiormente per estetica, utilizzo del materiale e funzionalità:

Nordic Pioneer di Maria Bruun Copenhagen, Danimarca, acero americano. Nordic Pioneer usa un design intenzionalmente essenziale lasciando che il materiale si esprima da solo. Gli sgabelli impilabili con imbottitura arrotondata sono in acero americano massello per celebrare la bellezza di questo legno. Realizzato da Benchmark Furniture.

Migo 01 di Pascal Hien Berlino, Germania quercia rossa americana Un compagno vivace e multifunzionale che può essere posizionato in vari modi e utilizzato come sedia, sgabello o tavolino ausiliare. La quercia rossa americana è stata trattata con colori marcati per risaltarne la grana unica. Realizzato da Benchmark Furniture.

Navalia di Matteo Benedetti Roma, Italia, quercia rossa americana. Il tavolo Navalia è fatto per “via di levare”: blocchi di quercia rossa americana scolpiti e rifiniti fino a ottenere la forma finale. Realizzato da Riva 1920.

Alter Ego di Ilenia Viscardi Milano, Italia acero americano Un tavolo in legno massello che gioca con curve e simmetria per dare un’idea di leggerezza. L’acero americano utilizzato accentua l’aspetto scultoreo del design. Realizzato da Riva 1920.

Propellers di Maximilian Rohregger Vienna, Austria, acero americano. Un tavolo con sgabelli ispirati alla dinamica del seme di acero che cade dall’albero. Un design intelligente che utilizza la filettatura a vite di modo che gli sgabelli siano regolabili in altezza e l’acero duro americano per la resistenza all’usura. Realizzato da Holzfreude.

Concur di Mac Collins Nottingham, ru ciliegio americano. Una sedia da salotto in ciliegio americano con leggio, un “compagno” che invoglia chi si siede a staccare la spina dalla vita quotidiana e a concentrarsi in un luogo accogliente, caldo e invitante. Realizzato da Benchmark Furniture.

Materiali

Quercia rossa americana (specie Quercus, principalmente Quercus rubra) Calda, granulosa, resistente e flessibile Con un’altezza che può raggiungere i 21 m, un diametro del tronco di 1 m, la quercia rossa è la specie più abbondante nelle foreste di latifoglia americane. Chiamata così per il colore delle sue foglie in autunno, questo classico legno di quercia ha un alburno marrone chiaro e un durame caratterizzato da toni caldi rosso-rosa. La quercia rossa è forte, a venatura diritta, con una texture inconfondibile. La sua porosità la rende un legno eccellente per la curvatura e la colorazione.

Acero americano (Acer saccharum, Acer nigrum, Acer rubrum) Leggero, fine, robusto e luminoso Cugino stretto dell’acero europeo e del sicomoro, l’acero americano può raggiungere altezze di 23-27 m, con un diametro del tronco di 75 cm. In questo progetto sono state utilizzate due sottospecie botaniche, l’acero duro e quello tenero, che condividono caratteristiche simili e sono entrambi relativamente abbondanti. L’acero duro è una specie che preferisce il clima freddo degli stati settentrionali, mentre l’acero tenero cresce più ampiamente nelle foreste miste di legno di latifoglia degli Stati Uniti orientali. Sia l’acero duro che quello tenero producono sciroppo.

Ciliegio americano (Prunus serotina) Ricco, liscio, dal colore vibrante e flessibile Albero di medie dimensioni, che raggiunge un’altezza di circa 20 m, il ciliegio ha una rotazione relativamente breve dato che impiega a maturare meno tempo rispetto ad altri legni di latifoglia. L’alburno ridotto è di un colore rosato chiaro, mentre il durame varia dal rosso intenso al marrone rossastro, e si scurisce con l’esposizione alla luce. Il ciliegio americano ha avuto un lungo periodo di popolarità nel design e dopo un periodo di minor popolarità, sembra essere tornato alla ribalta.

Triennale Milano – Viale Emilio Alemagna 6 Milano

Orari di apertura 3–12 giugno 11.00 – 21.00 (ultimo ingresso alle 20.00)

www.forest-tales.com

www.americanhardwood.org

www.studioswine.com