Fantasmi e Spiriti del Giappone – Don’t cross the Red Bridge è una mostra immersiva alla scoperta dell’immaginario di Benjamin Lacombe e allestita da Tenoha Milano dal 9 settembre 2022 al 15 gennaio 2023

Ispirata ai libri Storie di Fantasmi del Giappone e Spiriti e Creature del Giappone, pubblicati in Italia da L’ippocampo Edizioni, la mostra è dedicata agli appassionati di Benjamin Lacombe e del Paese del Sol Levante, una fusione tra l’illustrazione francese e i racconti fantastici giapponesi della tradizione, basati sulle creature più strane. Il tutto svelato man mano all’interno di un percorso espositivo che invita alla scoperta, stanza dopo stanza, di un mondo fiabesco spesso crudele e violento come, del resto, sono sempre stati i racconti destinati all’infanzia. Basti pensare al Pifferaio Magico, Pinocchio, La Piccola Fiammiferaia, Cenerentola, per citarne alcuni, dove la storia originale e non edulcorata per l’animazione Disney è decisamente macabra e non adatta ad un giovane pubblico, secondo i criteri odierni.

Fantasmi e Spiriti del Giappone – Don’t Cross the Red Bridge farà vivere ai visitatori un’esperienza unica, grazie a un percorso multisensoriale in cui prenderanno vita gli spiriti e le creature del Giappone. Un viaggio denso di folklore nipponico ispirato alle leggende della tradizione trascritte da Lafcadio Hearn e raccontate visivamente da Benjamin Lacombe, le cui illustrazioni trasportano i visitatori al di là del ponte rosso che unisce il mondo mortale a quello ultraterreno.

Benjamin Lacombe è un illustratore francese e si dedica alla produzione di libri di fumetti e illustrazioni. Il suo lavoro si ispira al mondo delle fiabe, ai racconti per bambini e ragazzi ma anche ai classici della letteratura. Nel suo tratto e nello sviluppo dei personaggi ritroviamo l’influenza Disney per quanto riguarda gli occhi esageratamente grandi ma che consentono di amplificare e raccontare al meglio gli stati d’animo dei protagonisti. Volendo pescare nella Storia dell’Arte, possiamo accennare al Rinascimento Fiammingo, più precisamente alla corrente dei Primitivi Fiamminghi, secondo un’espressione apparsa nel XV secolo: vediamo infatti la rappresentazione della natura e l’illusionismo della stessa; realismo e naturalismo che determinano la resa fedele e meticolosa dell’ambiente, del paesaggio, degli interni delle abitazioni oltre alla maniacale perfezione delle figure umane e dei loro abiti.

Ma forse è il pittore contemporaneo Mark Ryden che si intravede maggiormente nel lavoro di Lacombe: l’immaginario iconografico delle fiabe diviene punto di partenza, nel tratto e nella narrazione, per un nuovo stile in cui il bello, il sogno, il desiderio si fondono con l’ambiguità e con il macabro.

E’ con questa premessa che occorre vedere e leggere la mostra dove l’inconfondibile tratto dell’artista dà vita ai celebri Yokai, creature sovrannaturali che possono assumere le sembianze e i caratteri più diversi, dal Kappa alla donna senza faccia, passando per le Kitsune e i Kodama. Espressione dell’animismo giapponese, in Occidente vengono identificati come mostri o fantasmi ma sfuggono, in realtà, a qualsiasi definizione e si potranno conoscere e incontrare di persona in questo spazio di 1100mq con oltre 10 stanze a tema, dove la tradizione incontra l’innovazione tecnologica ricca di animazioni, audio, scenografie, 3d e video. La Direzione Creativa è stata affidata a Laura Micalizzi, designer di interni specializzata in ambienti narrativi. Ed è proprio lei che mi accompagna nella visita, spiegandomi le connessioni tra i racconti e l’allestimento, tra il mood delle storie e quello che si vuole ricreare nello spettatore.

Il percorso della mostra comincia in un bosco incantato dove, attraversando un ponte rosso, si incontrano i personaggi della prima storia. si entra in una tipica abitazione giapponese suddivisa in 10 stanze a cui si accede da un tortuoso corridoio. In ogni stanza viene raccontata una storia tramite gli schizzi di Lacombe e le animazioni. Non mancano possibilità di interazione con oggetti e personaggi.

Molto scenografico lo spazio dedicato alle volpi sacre, le Kitsune, con la riproduzione del sentiero di Torii che portano al tempio di Kyoto dove sono venerate. Una stanza è dedicata al suo lavoro, con vari schizzi e acquarelli, oltre agli strumenti di lavoro.

Di grande effetto la stanza dedicata al racconto del pescatore, dove si possono gustare effetti tridimensionali alle pareti e a pavimento, oltre alla scoperta del contenuto della famosa scatola di cui parla la leggenda. Prima di ogni installazione è possibile ammirare i disegni originali che hanno ispirato l’ambientazione e i personaggi della storia.

L’ultima sala è anche un negozio dove è possibile acquistare articoli ispirati alla mostra. Sono disponibili anche i due libri che hanno dato origine all’evento:

STORIE DI FANTASMI DEL GIAPPONE

Illustrando il celebre compendio del folklore giapponese, Benjamin Lacombe offre un tributo al lavoro di Lafcadio Hearn. All’inizio del Novecento, lo scrittore irlandese fu uno dei primi occidentali a ottenere la cittadinanza giapponese: l’amore per la cultura della sua nuova patria lo portò a percorrere le varie province del Paese, al fine di trascrivere le storie di fantasmi e le leggende tramandate di generazione in generazione. In “Storie di fantasmi del Giappone”, Benjamin Lacombe sceglie lo stile adatto a ogni racconto, reinterpretando l’ampia gamma del bestiario tradizionale con la sua inimitabile arte. In appendice al volume, alcuni giochi ispirati a quelli tradizionali permettono d’inventare la propria leggenda di yokai. La presente edizione, a cura di Ottavio Fatica, riprende parte dei testi da lui tradotti per Adelphi nella raccolta Ombre giapponesi, completandola con altri, qui proposti per la prima volta al pubblico italiano.

SPIRITI E CREATURE DEL GIAPPONE

Dopo il successo di “Storie di fantasmi del Giappone”, pubblicato sempre da L’ippocampo nel 2021, Benjamin Lacombe torna a prestare il suo inconfondibile tratto ai celebri racconti della tradizione giapponese trascritti da Lafcadio Hearn e in parte inediti in Italia. Protagonista della raccolta è il mondo naturale, da sempre riverito e circondato da un’aura di mistero nel Paese del Sol Levante. Racconto dopo racconto, attraversiamo diversi ambienti, passando dalle profondità marine al mondo sotterraneo, per poi emergere in superficie e infine raggiungere il cielo. In questo volume sontuosamente illustrato, personaggi scaltri, affascinanti e mostruosi tengono il lettore con il fiato sospeso fino alla fine.

Ph. Credits: Maria Rosa Sirotti

TENOHA Milano, il primo concept store giapponese d’Europa, situato tra i Navigli e la Darsena, nel cuore della città. Con questo nuovo progetto punta all’intrattenimento immersivo con la sua divisione TENOHA Exhibition, accogliendo il pubblico in un’area di Milano sempre più attenta all’intrattenimento culturale e legato al mondo degli eventi. L’obiettivo è quello di far conoscere attraverso iniziative e progetti tematizzati la cultura giapponese con le sue molteplici sfaccettature, da sempre affascinanti e misteriose grazie ad un passato millenario di storia e tradizioni e ad un presente ricco di tecnologia e innovazione.

I biglietti per ‘Fantasmi e Spiriti del Giappone – Don’t cross the red bridge’ sono disponibili sul sito www.fantasmi.tenoha.it e in tutti i punti vendita Vivaticket.

Credits

Un Evento Organizzato da: TENOHA MILANO

In Partnership con: L’IPPOCAMPO EDIZIONI

Direzione Creativa: LAURA MICALIZZI

Progetto di Comunicazione: ALBERTO MOLTENI

 

TENOHA Milano – in Via Vigevano 18 (metro M2 Porta Genova)

info@tenoha.it – (+39) 02 8088 9147 | FANTASMI E SPIRITI DEL GIAPPONE: fantasmi.tenoha.it

L’ippocampo edizioni www.ippocampoedizioni.it / IG @ippocampoedizioni

Benjamin Lacombe IG @benjaminlacombe

Laura Micalizzi, Direzione Creativa: www.lauramicalizzi.com / IG @lauramicalizzidesign